Barattolo sospetto abbandonato davanti Casapound: dentro un topo

Barattolo sospetto abbandonato davanti Casapound: dentro un topo
TRIESTE - La Digos ha denunciato A.P., 33 anni, per il reato di procurato allarme in quanto, poco prima delle 13 aveva “abbandonato” un barattolo - di quelli di solito...

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TRIESTE - La Digos ha denunciato A.P., 33 anni, per il reato di procurato allarme in quanto, poco prima delle 13 aveva “abbandonato” un barattolo - di quelli di solito utilizzati per contenere vernici o solventi- davanti all’ingresso della neonata sede di Casapound. I militanti di quel movimento politico, quando si sono accorti dell’involucro abbandonato sulla sede stradale, hanno allertato forze dell’ordine che, notando come il barattolo non fosse integro, ma in precedenza aperto e poi richiuso, hanno richiesto l’intervento di personale specializzato degli artificieri della Polizia di Stato. Poichè l’analisi radiografica dell’oggetto ha evidenziato come il contenuto non fosse composto da sostanza liquida, gli artificieri hanno deciso di aprire il barattolo tramite una carica esplosiva di bassa capacità non prima di aver interdetto al traffico veicolare e messo in sicurezza il sito e le arterie adiacenti.


Si è scoperto così, che all’interno del barattolo era collocato un ratto di grandi dimensioni che era stato costretto ancora in vita all’interno del recipiente e che decedeva poco dopo l’apertura del manufatto. L’esame delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della sede di Casapound ha permesso di rilevare la presenza di un uomo che, proveniendo da via Ginnastica con in mano il barattolo, ha abbandonato il barattolo nelle immediate vicinanze della sede per poi allontanarsi. Le immediate ricerche dell’individuo hanno dato esito positivo, infatti, la Digos hanno individuato l’autore del gesto in una via poco distante mentre cercava di allontanarsi dopo avere assistito, a distanza, alle operazioni del personale della Polizia di Stato, dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale, sul posto. Il 33enne ha ammesso in Questura di essere il responsabile del gesto attribuendolo a motivazioni di carattere denigratorio nei confronti del sodalizio Casapound.

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Il Gazzettino