«Bar e ristoranti: nuovi plateatici a Venezia, adesso tutti possono ottenerli»

Piazza San Marco
VENEZIA - Gli sportelli dell'ufficio Commercio di Ca' Farsetti hanno aperto alle pratiche per i nuovi plateatici solo lunedì e nel giro di tre giorni, a ieri sera,...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VENEZIA - Gli sportelli dell'ufficio Commercio di Ca' Farsetti hanno aperto alle pratiche per i nuovi plateatici solo lunedì e nel giro di tre giorni, a ieri sera, erano già arrivate 15 domande firmate dai titolari di altrettanti pubblici esercizi. Domande miste, tra chi ha avanzato l'idea di un allargamento del 50% della superficie del proprio plateatico e chi non avendo mai avuto tavolini all'aperto - ha invece bussato all'ufficio Commercio per ottenere un posto al sole. Tutto, come deciso dallo stesso Comune di Venezia, a titolo gratuito, sia che si tratti di allargamento, sia che si parli di nuovi plateatici, diventati di colpo quanto mai necessari ora che i locali e i ristoranti potranno sì riaprire, ma solo all'aperto, e che il coprifuoco è stato confermato fino alle 22 per tutta maggio. Le 15 richieste di questi giorni si sommano alle 600 proposte di allargamento dei plateatici concesse nell'estate 2020 e riconfermate de plano dallo stesso Comune, senza necessità di una nuova domanda.

IL TEMPISMO
«La novità che abbiamo introdotto con una delibera pubblicata poco prima della decisione del Governo sulle riaperture dei locali solo all'aperto, si è rivelata alla fine una scelta vincente - spiega Sebastiano Costalonga, assessore comunale al Commercio - Come amministrazione abbiamo deciso che, a differenza del 2020, si potesse fare richieste di nuovi plateatici allargate a tutti nella possibilità e non solo l'ampliamento per il 50% della superficie già esistente come previsto un anno fa». Un tempismo perfetto quello di Ca' Farsetti: «Adesso - continua Costalonga - può accedere anche chi prima non poteva avere il plateatico perché o la delibera del blocco non lo permetteva o perché l'attività non c'era o bastavano le sale interne. Dal nostro punto di vista stiamo cercando di dare risposta a tutte le richieste nel modo più veloce possibile, ci sto lavorando io stesso con tutto l'ufficio Commercio».
Ma la possibilità della domanda aperta a tutti non si traduce con una concessione automatica del plateatico. Le regole le detta la stessa delibera comunale perché per poter ottenere i tavolini bisognerà rispettare le indicazioni della delibera, evitare - ad esempio - la presenza di abusi, far sì che il plateatico non sia d'intralcio e quant'altro «valuteremo e concederemo a chi è in regola - assicura l'assessore - ma vogliamo tentare di andare incontro a tutte le attività che hanno solo sale interne»

A SAN MARCO
Un anno fa, nella prima estate dell'era coronavirus, l'attenzione si concentrava su Piazza San Marco con la decisione dei caffè storici di installare degli ombrelloni a coprire i plateatici, allargati e distanziati come da decreto. Un anno dopo, con la Soprintendenza che aveva lasciato fare in osservanza ai decreti legge del Conte II, gli ombrelloni sono ancora lì.


Ma si punta già all'inverno. «La settimana prossima - aggiorna Costalonga - ho appuntamento con i miei dirigenti per presentare un progetto alla Soprintendenza a cui abbiamo comunicato l'intenzione di lavorare sull'installazione, in autunno, dei riscaldatori di cui si era già parlato l'anno scorso. Vogliamo capire e studiare quali siano i migliori sistemi per delle soluzioni che siano definitive e condivise anche con chi preserva la bellezza dei luoghi».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino