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PORDENONE - Prima le offese e le minacce al personale, poi l’ira che ha offuscato la mente di una donna che ha distrutto bicchieri, bottiglie e tazze che si trovavano dietro il bancone. A fatica quattro agenti della polizia di Pordenone sono riusciti ad immobilizzarla. È stata arrestata per resistenza e rimessa in libertà dal sostituto procuratore di turno Carmelo Barbaro, che chiederà la convalida con l’indagata a piede libero. Si tratta di una 51enne di origini cubane residente a Roveredo in Piano, poi portata in ospedale perché necessitava di cure.
L’EPISODIO
Un sabato notte movimentato al bar Primavera.
LA REAZIONE
Mentre uno pagava la propria parte, all’improvviso la situazione è degenerata. «Non devo venire a perdere tempo in cassa, sei tu che devi sapere cosa abbiamo ordinato. Non sai lavorare, impara da chi ne sa più di te», ha urlato la 51enne alla barista. Quest’ultima non è stata zitta: «Stai urlando, sei una maleducata». Quando la cliente è stata rimproverata perché aveva iniziato ad importunare un cliente che stava facendo colazione, la reazione è stata violenta. «Ha cominciato a battere i pugni sul bancone - racconta Piccolo - e a minacciarmi. Non ho potuto fare altro che chiamare il 112». È in quell’istante che la 51enne con una mano ha fatto cadere tutto ciò che c’era dietro il bancone. Non contenta, ha lanciato una bottiglia di vetro contro la barista.
FERITA
La cliente sanguinava vistosamente da mani e braccia. È stata presa di forza dal figlio e dal suo amico e trascinata fuori. Piccolo, preoccupata, è uscita. «Quando mi ha vista, ha cercato di venirmi incontro. Avrebbe sicuramente voluto picchiarmi», ha riferito la barista. Nel frattempo al Primavera è arrivata la polizia con due Volanti. Gli agenti, a fatica, hanno immobilizzato la donna. Tutti sono rimasti contusi.
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Il Gazzettino