Pestaggio al bar, il pentimento del 22enne: «Ho sbagliato, voglio scusarmi»

Un frame dell’aggressione registrata con il telefonino di un testimone oculare
RONCADE - «Sono stato io, ho sbagliato, spero di poter rimediare a ciò che ho fatto». È preoccupato per le conseguenze del suo gesto il 22enne che...

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RONCADE - «Sono stato io, ho sbagliato, spero di poter rimediare a ciò che ho fatto». È preoccupato per le conseguenze del suo gesto il 22enne che domenica sera ha preso a pugno un 38enne in piazza a Roncade. L’episodio di violenza è avvenuto al Caffè Roma, verso le 3 di mattina, e sarebbe maturato dopo momenti di alta tensione. I protagonisti sono tutti maggiorenni, ma è stato lui a sferrare i cazzotti che ora rendono delicata la sua posizione. 


IL RACCONTO
«Quando ho visto la mia compagna in pericolo ho pensato solo a difenderla e non ci ho visto più. So che non avrei dovuto farlo e chiedo pubblicamente scusa, anche per le frasi che ho scritto sulla chat di un gruppo locale. Ora capisco che la violenza non è l’arma migliore per agire» dichiara il ragazzo, che si chiama Alex. La dinamica appare oggi più chiara e, se pure le versioni risultino ancora discordanti su qualche particolare, la certezza è che per L.S., il 38enne malmenato, è stata stabilita una prognosi di 30 giorni proprio a causa dei pugni ricevuti.

LA DINAMICA

Alex si era seduto a un tavolino del locale per finire in bellezza una serata trascorsa con la fidanzata e due amici in un ristorante a Millepertiche davanti a piatti di buon pesce. I quattro si sono accorti immediatamente che a un tavolo vicino una donna pareva abbandonata su una sedia, in stato di semincoscienza, assieme ad altre quattro persone, tra cui l’uomo che poi è stato colpito. «Forse qualche problema lo aveva -riferiscono- dato che era praticamente accasciata». Il cagnolino della signora, libero, faceva la spola tra le due compagnie e faceva pena ai ragazzi appena arrivati. Più volte si sono lamentati con gli altri clienti affinché tenessero a bada l’animale. La tensione è così iniziata a crescere. Pare che dal tavolo dove era seduto anche il 38enne si fossero levate anche minacce e offese all’indirizzo dei ragazzi. «Così in compagnia dell’amico, ho deciso di andare a prendere le auto parcheggiate poco lontano, per tornare a casa -continua il giovane- Ma all’altezza del ristorante La Rocca sono subito tornato sui miei passi sentendo improvvisamente le urla delle ragazze». Il 38enne sembra avesse approfittato della lontananza dei due per offenderle pesantemente e, levatosi la maglietta, avrebbe anche sputato sul viso delle giovani che, schifate e alterate dal terrore per un possibile contagio da Covid, si erano alzate in piedi di scatto e cercavano inutilmente di allontanare l’uomo.
SCENARI DIVERSI


Uno scenario profondamente diverso da quello descritto inizialmente da L.S. che aveva detto di essersi battuto per difendere un’amica in difficoltà. Visto lo stato di agitazione della fidanzata e dell’amica, Alex ha avuto una reazione fulminea e accecato dall’ira ha quindi afferrato l’uomo alle spalle e, insieme, sono rovinati a terra. Mentre gli amici cercavano di separare i due, Alex gli ha mollato un paio di pugni alla cieca. Barcollando, L.S. avrebbe cercato di allontanarsi, mentre il ragazzo si divincolava dagli altri e tentava di inseguirlo. Pare che a quel punto l’uomo si sia diretto verso l’argine, trovando infine nascondiglio dietro ai bidoni del bar Chiribiri, in piazza I Maggio. Scovato, avrebbe anche detto «Basta, mi hai fatto male». I ragazzi invece volevano solo che rivolgesse le sue scuse alle compagne, ma non sono riusciti a trascinarlo di nuovo verso il bar. «Scusatemi, ma chi non prenderebbe le difese della fidanzata vedendola assalita in quel modo da un uomo, per di più di una certa stazza come quello lì?» si giustifica il ragazzo. Che però aggiunge: «Ma ho sbagliato, lo so. Farò il possibile per rimediare. Ho già detto anche al gestore del Caffè Roma che sono disposto a pagare quello che abbiamo rotto. Ci sono comunque dei testimoni, siamo sicuri di poter dimostrare che le cose sono andate come abbiamo raccontato noi». Stamattina è atteso alla stazione dei Carabinieri di Roncade, dove darà la sua versione dei fatti.
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Il Gazzettino