Al bar "Pecora Nera" il caffè di sera costa 2,50 euro. La colpa? «Dei clienti al tavolo»

Dopo le 20:30 la tazzina diventa molto più cara. La titolare: «Tanti scambiano i posti al bar per delle panchine»

(Foto d'archivio) Al bar "Pecora Nera" il caffè di sera costa 2,50. La colpa? «Dei clienti al tavolo»
PORDENONE - La tazzina, ma soprattutto il prodotto all’interno, sono gli stessi. Sia chiaro. Stessa miscela, stesso sapore. Ma basta superare una certa soglia oraria e il...

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PORDENONE - La tazzina, ma soprattutto il prodotto all’interno, sono gli stessi. Sia chiaro. Stessa miscela, stesso sapore. Ma basta superare una certa soglia oraria e il prezzo aumenta. E neppure di poco: un euro e venti centesimi in più


Succede alla Pecora Nera, uno dei bar diventati nel tempo punto di riferimento del centro storico, e la bevanda in questione è quella simbolo di ogni rincaro, anche il più piccolo. 


COSA SUCCEDE
Anche dietro alle grate del bar chiuso di lunedì, è ben visibile un cartello che spiega la svolta alla clientela. «Il caffè - si legge - dalle 20.30 alle 22.30 viene servito al prezzo di due euro e cinquanta centesimi». Fino alle 20.29, invece, si paga ancora come prima, cioè un euro e trenta centesimi. Il cartello successivamente contiene una seconda spiegazione. La svolta, infatti, vale «per tutti i caffè, tranne lo shakerato». 
Cosa giustifica un aumento di più di un euro sulla stessa tazzina di caffè a seconda dell’orario nel quale il prodotto viene ordinato dal cliente? La scelta è sicuramente divisiva e non mancherà di innescare polemiche. 


LE CAUSE
A spiegare le ragioni alla base della decisione è chi il bar “Pecora nera” lo gestisce, cioè Sabrina Gardonio. In poche parole, si evince che la “colpa” sarebbe dei clienti, o meglio di una categoria specifica di avventori. «Ogni sera - spiega proprio Sabrina Gardonio - ci troviamo di fronte alla stessa situazione: ci sono clienti che si siedono al tavolino e consumano un solo caffè rimanendo al loro posto anche per ore». 
E sottointeso, facendo così occupano uno spazio che altrimenti potrebbe essere preso da un altro “giro” di clientela, che magari spenderebbe di più. «E non parliamo di persone da sole - aggiunge ancora Gardonio - bensì di tre o quattro clienti che ordinano allo stesso tavolo un solo caffè». Anche per questo, cioè per disincentivare l’abitudine di occupare i tavoli la sera magari solo per chiacchierare davanti a una tazzina, i gestori della Pecora Nera hanno deciso di “pompare” il prezzo del caffè dopo una certa ora.


LO SFOGO
«Le persone - sbotta Sabrina Gardonio - devono capire una cosa fondamentale: i bar sono degli esercizi commerciali, delle attività economiche. Alle spalle ci sono degli investimenti e delle spese. Noi non offriamo lo stesso servizio che possono rappresentare ad esempio le panchine negli spazi pubblici gestiti dal Comune». Come a dire che chi si siede paga. Consuma. Spende. Il cliente, dal canto suo, potrebbe far valere un diritto opposto. Cioè non c’è scritto da nessuna parte cosa si debba o non si debba ordinare. Basta anche un solo caffè per poter rimanere seduti senza un limite di tempo.


I CONTI
Ma non c’è solo il comportamento dei clienti alla base della scelta di Sabrina Gardonio. «La decisione di far pagare di più il caffè nell’orario serale - aggiunge - è figlia anche del costo del personale, che aumenta proprio nella fascia oraria che abbiamo deciso di applicare al prezzo del caffè». I dipendenti di sera costano di più. 


Unica “consolazione”, il caffè al bancone costerà sempre uguale, anche dopo le 20.30. Sembra poco, ma bisogna accontentarsi.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino