Bar presi d'assalto, la movida da "zona gialla" fa subito ripartire i rischi

Folla in centro a Rovigo nel primo fine settimana "giallo"
ROVIGO Plateatici presi d’assalto per l’aperitivo e ristoranti che hanno registrato il tutto esaurito. Il primo weekend “giallo” del capoluogo, dopo...

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ROVIGO Plateatici presi d’assalto per l’aperitivo e ristoranti che hanno registrato il tutto esaurito. Il primo weekend “giallo” del capoluogo, dopo settimane di restrizioni, ha riacceso la movida con piazze e bar, affollati di giovani e famiglie. Una scena che a dire il vero, si ripete ogniqualvolta scatta un allentamento dei divieti imposti dalla pandemia. Anche a Rovigo sono stati segnalati assembramenti davanti ai locali e in molti casi, anche un uso disattento dei dispositivi di protezione individuale. A preoccupare, però, il fatto che ormai sono a tutti ben note le conseguenze di tali eccessi da parte di coloro che affollano i centri appena le restrizioni calano: un inevitabile innalzamento dei contagi che solitamente si registra dopo due o tre settimane, con lo scattare di nuove chiusure.


«Il rischio di tornare in zona arancione è dietro l’angolo - interviene l’assessore alla Sicurezza e al Commercio Patrizio Berardinello - anche se devo dire che dai controlli effettuati durante il weekend dalle forze dell’ordine in città e in provincia, hanno perlopiù rilevato cittadini rispettosi ed esercenti corretti e attenti al rispetto delle norme anti Covid».

NON LASCIARSI ANDARE
A non rispettare le regole sarebbe stata dunque solo una minoranza di cittadini, a differenza di quello che si è verificato negli altri centri limitrofi come Padova e Ferrara. Anche se a guardarsi attorno nelle piazze rodigine, non sono pochi. Tuttavia è necessario non abbassare la guardia, ricorda l’assessore alla Sicurezza, dal momento che il rischio di un nuovo lockdown non è un’ipotesi da escludere nel caso di un’impennata primaverile dei contagi, dovuta anche alle varianti del virus che hanno iniziato a circolare in Italia. «Stiamo vivendo un periodo prolungato di difficoltà e grazie al senso di responsabilità dei cittadini e all’impegno del personale sanitario, la pandemia è stata tenuta sotto controllo nel nostro territorio. Essere oggi in zona gialla consente agli operatori economici di vedere uno spiraglio di ripartenza. L’emergenza non è finita, per non perdere la libertà riconquistata dobbiamo avere comportamenti prudenti, raccomandando ai ragazzi di avere la massima attenzione: mascherine, distanza interpersonale e rispetto delle regole di prevenzione».
Il Comune continuerà il prossimo fine settimana il controllo di piazze e locali. «Non deve accadere che tra due settimane si ricada nel baratro. Anche nell’area gialla sussiste il divieto di assembramento in luoghi pubblici o aperti al pubblico. È obbligatorio indossare in pubblico la mascherina, rispettare il distanziamento sociale minimo di un metro. Alta l’attenzione dell’amministrazione anche su piazza XX Settembre dove sono stati segnalati comportamenti poco rispettosi non solo delle regole anti-Covid, da parte di gruppi di giovani. Incontreremo i residenti per tracciare una linea d’azione che li coinvolga e ci porti a parlare anche con i ragazzi presenti. Le cose evidenziate sono reali, ma spesso non sono sanzionabili con i controlli, ordinari e su segnalazione, delle forze dell’ordine, che nella zona vengono effettuati con regolarità. C’è un problema di rispetto ed educazione che merita considerazione. Dobbiamo condividere modalità nuove di intervento con chi vive in questo luogo perché la videosorveglianza e i controlli di polizia non hanno impedito, ormai da diversi anni, il ripetersi delle segnalazioni».


Sul fronte controlli in Polesine, sono stati impiegati dieci poliziotti, sei carabinieri, due finanzieri e quattro agenti di Polizia locale. La Polizia ha controllato 28 persone e 15 vetture senza rilevare infrazioni. Una pattulia dell’Arma della Compagnia di Rovigo ha sanzionato un bar di Villadose per protrazione dell’orario oltre le 18 e un avventore che stava consumando.
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Il Gazzettino