ROVIGO - Ex Maddalena, non è detta l’ultima parola. Importanti sviluppi sul bando statale sulle perfierie urbane degradate fa ben sperare il Comune. L’Anci,...
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«Si riparte, nulla è andato perduto - ha detto il primo cittadino - è un grande giorno per Rovigo, perché ricominciamo a progettare e a cambiare il volto di un intero quartiere con la riqualificazione dell’ex ospedale Maddalena. Ho sempre avuto fiducia nel Governo e sono felice che si sia trovato con Anci l’accordo per ridare ai cittadini italiani quartieri più belli, innovativi e funzionali. Ho ricevuto la notizia dell’intesa al termine della riunione tenutasi oggi a Roma e non posso che esultare per questo passo avanti. Un plauso dunque a Governo e all’Anci, e a tutti quei sindaci, come me, che non hanno mai smesso di credere in questi progetti di rinnovamento. A Rovigo, quindi, via libera da subito alla riqualificazione: il primo passo sarà rimettere a disposizione della cittadinanza il parco giochi, per poi concentrarsi sull’ex ospedale Maddalena e la rimessa a nuovo dell’intero settore viario del quartiere Commenda».
Dopo mesi di lotta, sembra che l’azione dei sindaci, delle Regioni e la battaglia parlamentare, abbiano costretto il Governo a fare retromarcia. L’Esecutivo, infatti, si è impegnato a restituire nella Legge di bilancio il taglio delle risorse votato nel Milleproroghe a settembre. Quelle risorse parevano perse per Rovigo, ma improvvisamente a Roma devono essersi accorti che ha l’unico sindaco leghista in un capoluogo di provincia in tutto lo Stivale. Dalla capitale, infatti, voci insistenti dicono che la Città delle rose abbia addirittura imboccato una corsia preferenziale e che ci sia ancora spazio per i 13,5 milioni di euro necessari per il progetto di riqualificazione della Commenda. I progetti, comunque, devono essere fatti e il più velocemente possibile.
A questo punto, però, torna in mente un monito lanciato lo scorso agosto dalla consigliere comunale della maggioranza Alba Maria Rosito: “Non dire gatto finché non l’hai nel sacco”. Proprio parlando del progetto che restituirebbe il Maddalena a un antico splendore perso in vent’anni di abbandono, Rosito aveva ammonito l’amministrazione da eventuali fallimenti, avallando in consiglio l’acquisto del Maddalena da parte del Comune. Appena sette giorni dopo si era verificata quella che potrebbe essere ritenuta una “profezia”, visto che il Senato, prima, e la Camera poi, ne aveva votato il completo congelamento per due anni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino