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PONTE SAN NICOLÒ - La banda dei pezzi di ricambio colpisce anche a Ponte San Nicolò. Il gruppo di malviventi specializzato nello smontare auto di grossa cilindrata ha messo a segno tre colpi in una sola notte tra via Mazzini, via Falcone e Borsellino e via Magenta: depredate tre Bmw parcheggiate nin strada. Come ormai accade da diversi mesi, le razzie si sono consumate a cavallo tra mezzanotte e le sei del mattino, lontano da occhi indiscreti. La brutta scoperta è stata fatta la mattina quando le vittime si sono alzate per andare al lavoro. Sui tre episodi indagano ora i carabinieri della locale stazione di Ponte San Nicolò coordinati dal luogotenente Vincenzo Folliero, sotto la supervisione del Comando Provinciale. Il bottino della notte di razzie è ingente: si parla di una media di 20mila euro di ammanchi ad auto, a cui bisogna aggiungere i danni provocati per accedere all'abitacolo.
La tecnica
La banda ha agito in maniera scientifica e chirurgica: dopo aver infranto un finestrino posteriore delle varie Bmw, è scattato il sistema d'allarme che è stato subito silenziato per evitare che qualcuno si affacciasse alla finestra e chiamasse le forze dell'ordine. Una volta all'interno dei mezzi, sono stati presi di mira tutti gli strumenti elettronici presenti, compreso il volante e la leva del cambio. Il tutto è stato effettuato senza danneggiare la refurtiva, per poi poterla rivendere al miglior prezzo. Nessuno in zona si è svegliato nel cuore della notte, segno questo che ormai la banda che da metà settembre imperversa in provincia di Padova si sa muovere e non sbaglia un colpo.
Le indagini
Gli investigatori dell'Arma hanno già acquisito le immagini della videosorveglianza e dei varchi elettronici presenti a Ponte San Nicolò. L'iter investigativo non è semplice: verranno comparati questi ultimi tre colpi con quelli avvenuti in precedenza, si cercherà di trovare delle similitudini anche sul fronte delle celle telefoniche per tentare di stringere il cerchio attorno ai predoni. Le indagini stanno proseguendo a tutto campo, ma l'ipotesi più accreditata è che dietro a questi assalti, una ventina in un paio di mesi in provincia, vi sia una banda dell'Est specializzata in tecniche di furto di questo tipo, che conosce la meccanica e l'elettronica come il Padre Nostro e soprattutto sa come fuggire senza commettere errori. Gli inquirenti sono convinti che tali furti non avvengano occasionalmente nel cuore della notte, ma siano frutto di un lavoro organizzativo ben strutturato. Con più sopralluoghi nelle zone dove solitamente vengono parcheggiate le super car, la conoscenza degli orari e delle abitudini dei singoli proprietari dei veicoli.
I precedenti
Ponte San Nicolò è soltanto l'ultimo di una lunga serie di territori dove da inizio autunno sono avvenute le razzie. Il comune più tartassato risulta essere Noventa Padovana, ma a stretto giro la compagnia è nutrita con Cadoneghe, Vigonza, Albignasego e Abano tra i più tartassati. Per ovviare a questa emergenza e soprattutto per catturare il prima possibile la banda dei pezzi di ricambio, i carabinieri del Comando Provinciale stanno potenziando i controlli sia con personale in divisa che in borghese, con l'obiettivo di sorprendere la banda nell'immediatezza dei fatti. In tal senso risulta fondamentale la collaborazione della collettività, chiamata a fornire alle forze dell'ordine utili informazioni nel caso si imbattesse in situazioni a rischio e sospette, o comunque bisognose di un tempestivo sopralluogo da parte di carabinieri e polizia.
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