La banda che svaligia i canapa shop: quattro colpi in due mesi

Il Canapa shop di via Rielta a Mestre, chiuso per furto
MESTRE - C'è una banda che ha preso di mira i canapa shop. Negozi self service, aperti h24, che offrono prodotti a base di cannabis light, la marijuana legale a...

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MESTRE - C'è una banda che ha preso di mira i canapa shop. Negozi self service, aperti h24, che offrono prodotti a base di cannabis light, la marijuana legale a bassissimo (quasi nullo) tasso di thc (principio attivo). In due mesi, infatti, si sono registrati quattro colpi, di cui tre nelle ultime due settimane: l'ultimo, la settimana scorsa, all'Always green di via Rielta. I ladri hanno sfondato la vetrina con un pomello di un cassonetto e hanno rubato tutta la marijuana dell'espositore. «Solo di merce parliamo di 2.500 euro - racconta il titolare, Alberto - a cui si devono aggiungere i danni. Mi ero appena rialzato in piedi, dopo il colpo di novembre: allora mi avevano rubato oltre ottomila euro di prodotti». Una vera mazzata per la sua attività, aggiunge trattenendo a stento le lacrime. «Così non ce la faccio, sarò costretto a chiudere».

L'ALTRO CASO

Ma non è un episodio isolato. Dieci giorni fa, infatti, c'è stato un doppio raid in via Torre Belfredo, allo shop I prodotti di nonna Maria. La prima volta il gruppetto aveva sfondato la vetrata del distributore automatico (rubando tutti i prodotti), un paio di notti dopo il secondo giro: questa volta non erano riusciti a rubare nulla, ma avevano comunque preso a martellate il distributore di bibite. Le due bravate sono state immortalate dalla telecamere del sistema di videosorveglianza del negozio: il titolare, Alvise Venuda, ha consegnato le immagini alla polizia e poi ha pubblicato alcune foto estrapolate dai filmati sui social. I responsabile, come testimoniano i filmati, sono dei ragazzini. Tre quelli inquadrati dalle telecamere, che non sembrano avere particolari remore a sfondare delle vetrine a martellate. «Sono sempre loro - spiega - vengono in bicicletta, quindi sono della zona». La paura è che si sia costituita una nuova baby gang, anche perché il sospetto è che possa esserci un legame tra le spaccate nei due punti vendita.

LE INDAGINI

Sul caso sta indagando la polizia di Stato. Dai filmati si cercherà di risalire ai ragazzini, per capire se possano essere giovani già noti per qualche trascorso in una delle baby gang della città. È probabile, però, che si tratti di volti nuovi. Venuda si era già trovato a fare i conti con un altro problema analogo pochi mesi fa. Ad agosto, infatti, un uomo aveva provato a procurarsi la marijuana legale prendendo a calci il dispenser, prima di essere bloccato dai vigili.
 

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Il Gazzettino