VENEZIA - Blindati i nomi dei grandi insolventi, emergono i problemi legati alle liquidazioni delle banche venete. Il commissario Fabrizio Viola davanti alla commissione...
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I clienti nel frattempo si sentono abbandonati. «Esiste un problema tecnico - denuncia in audizione la commissaria Giuliana Scognamiglio - il personale delle due banche è stato trasferito alla banca cessionaria. Nelle filiali il cliente si sente dire: «Siamo di unaltra banca» con risposte evasive sulle questioni poste. Ce ne siamo lamentati con Banca Intesa e di recente abbiamo chiesto di non dare risposte evasive ma di dare lindirizzo di posta certificata della liquidazione». Che ha già ricevuto oltre 4mila mail a cui risponde anche grazie a una task force di 15 persone messe a disposizione proprio da Intesa. Entro fine mese verrà definito il perimetro esatto delle attività da passare al super gruppo. A oggi «i debiti delle banche venete trasferiti a Intesa ammontano a 7,6 miliardi», ricorda Viola.
7,6 MILIARDI TRASFERITI
Poi ci sono le partite a rischio. I commissari liquidatori annunciano di essere in una fase di «interlocuzione avanzata» con Sga per la cessione dei crediti deteriorati al veicolo controllato dallo Stato incaricato di recuperare i prestiti. Ma i commissari vogliono un potere di verifica sulla gestione dei crediti, la liquidazione deve tutelare infatti, oltre allo Stato creditore, anche 10mila prevedibili insinuazioni al passivo. Giustino Di Cecco, commissario BpVi, precisa: per chi è creditore e non rientra nel perimetro delle passività cedute a Intesa «i tempi di pagamento dipenderanno dai tempi di recupero dei crediti, e non sono certamente di qualche mese, ma forse di qualche anno».
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Il Gazzettino