Banche italiane al top in Europa nel tartassare i clienti, con le commissioni nette che valgono ben il 36,5% dei ricavi totali. A dirlo è la Cgia di Mestre, toccando un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un'impennata senza pari in Europa con rincari del 20% contro l'11,5% del Regno Unito, l'11,1% della Francia o, addirittura, il calo in Germania (-4,6%) e Belgio (-7%) e soprattutto Paesi Bassi (-27%). Il 36,5% di incidenza delle commissioni allo sportello sui ricavi - sempre secondo la Cgia - si raffronta al 32,9% della Francia, mentre in Austria sono al 27,5%, in Germania al 26,2% e nei Paesi Bassi al 17%. Rincara la dose l'Adusbef, secondo cui il sistema bancario italiano è «fra i meno concorrenziali e dai più alti costi dei conti correnti» in Europa, con 318 euro in media «contro i 114 euro delle banche europee». Il Codacons, altra associazione di consumatori, annuncia un'offensiva contro la «tassa sui salvataggi bancari introdotta da alcuni istituti di credito per rientrare dei costi del Fondo nazionale di risoluzione»: in arrivo un modulo sul proprio sito con cui i correntisti potranno diffidare la propria banca dall'applicare spese riconducibili ai salvataggi.
Secondo i dati della Cgia, dall'inizio della crisi (2008) al 2015 i ricavi netti delle banche italiane da operazioni di prestito sono diminuiti di 13 miliardi (-25,3%), facendo mancare liquidità a cittadini ed imprese.
Il Gazzettino