Di Maio: «Via libera al decreto per risarcire i truffati dalle banche»

Di Maio: «Via libera al decreto per risarcire i truffati dalle banche»
 Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria "ha firmato il decreto che risarcirà i truffati" delle banche. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio al...

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 Il ministro dell'Economia, Giovanni Tria "ha firmato il decreto che risarcirà i truffati" delle banche. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio al termine della visita al carabiniere Pasquale Casertano ricoverato all'ospedale di San Giovanni Rotondo ferito nel sanguinoso agguato di Cagnano Varano (Foggia) costato la vita al maresciallo Luigi Di Gennaro.


"Devo ringraziare il ministero dell'Economia - ha aggiunto Di Maio - perché siamo riusciti in un'opera di mediazione con l'unione europea importante. Questa è una grande notizia. Faccio i complimenti anche ai sottosegretari che ci hanno lavorato. E' una grande vittoria per i risparmiatori traditi, che saranno risarciti per 1,5 miliardi di euro".

I RISPARMIATORI - «Recepiamo e leggiamo in queste ore il Decreto  sulle modalità di accesso per quanto riguarda il  Fondo Indennizzo Risparmiatori. Notiamo con favore che le limature che abbiamo chiesto nel secondo incontro avuto a Palazzo Chigi da noi e dal "coordinamento don Torta" (il parroco veneziano, ndr) a Roma lo scorso 19 aprile, sono state in parte inserite». Così i risparmiatori di "Noi che credevamo nella Bpvi" in una nota. Tra queste, sottolineano, « importante l'apertura ai vecchi soci che c'è all'interno del Decreto mediante il riconoscimento del danno nelle tipizzazioni rispetto la concentrazione azionaria investita oltre il 50% e le false comunicazioni, apertura che va al di là del puro misselling che era stato approvato, ad occhi chiusi, dalle 17 associazioni in prima battuta nel primo incontro dell'8/4 sempre a Palazzo Chigi».


Inoltre, rilevano, «avevamo chiesto che le tipizzazioni non fossero esclusive e vincolanti e così risulta dal Decreto Attuativo. Tutto questo permetterà a molti risparmiatori storici e non ad arrivare di ricevere il 30% che il Fondo mette a disposizione.». «L'unica nota che ci lascia ancora con il fiato sospeso sta nel fatto che il tetto per il forfettario rimane fermo ai 100.000 euro probabilmente in attesa di risposta dell'Europa per l'innalzamento a 200.000 euro risposta che speriamo arrivi nei prossimi giorni così da avere una operatività più completa del fondo rispetto ai risparmiatori delle Banche Venete», concludono.
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Il Gazzettino