Ogni giorno sul giornale cartaceo e sul web aggiornamenti, testimonianze, lettere e consigli per gli azionisti delle due banche popolari venete in vista della trasformazione in...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ho aperto il mio conto presso la Banca Popolare di Vicenza circa nove anni fa. Aprendo il conto mi fu proposto di acquistare delle azioni per diventare socio della banca. Acquistai 200 azioni a 50 euro l'una. Poi mi fu proposta dal direttore la sottoscrizione dell'aumento di capitale con l'acquisto di altre 200 azioni, in totale ora mi trovo 400 azioni della banca. Per un capitale investito di 26mila euro me ne ritroverò se tutto va bene 4mila.
Non è che in questi anni non avessi chiesto informazioni. Quando la Banca di Verona chiese una ispezione perché secondo lei il valore delle azioni era sopravvalutato non venne fuori niente, quando la società di rating Standars & Poor's abbassò il rating della Popolare di Vicenza mi fu detto: «Niente di cui preoccuparsi». Sulle voci di fusione e sullo stato della banca: niente di cui preoccuparsi. Questo a colloquio col direttore di filiale, per gli impiegati acqua in bocca: loro non sapevano mai niente. Questa è la mia storia, ora i vari Cda e i presidenti della Popolare di Vicenza se la ridono.
Mauro Z. (Conegliano) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino