VENEZIA - Banca Finint al decollo con attivi per 11,5 miliardi e un utile netto a 15,8 milioni. «Risultati 2022 oltre le aspettative, è stato l'anno della piena...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Gli attivi 2022 a bilancio sono lo specchio di un gruppo ben diversificato: 2,9 miliardi nel private banking, 1,5 miliardi nei servizi di consulenza alla clientela istituzionale, 3,9 miliardi nell'asset management e 3,3 miliardi nel segmento Npe. Banca Finint nel 2022 ha segnato un margine di intermediazione a 88,3 milioni (+ 38,7% sul 2021) con un margine finanziario e da servizi di 85,4 milioni (+ 38,9%) e con ricavi da commissioni di circa 70 milioni (+ 28%). L'utile netto è a 15,8 milioni (+ 5%). «E come gruppo nel 2023 puntiamo ad una ripresa anche di quelle commissioni che nel 2022 erano state penalizzate dal calo dei mercati finanziari», osserva l'Ad: «Il nostro impegno principale rimane nella finanza per le imprese, siamo leader in Italia nel mercato dei basket bond e dei minibond. Molte aziende hanno dimostrato di saper progettare e investire in questi anni segnati dal Covid prima e poi dai rincari, riuscendo a mantenere in equilibrio i conti con aumenti d'efficienza e dei listini. Ora c'è da andare avanti con nuovi fondi, nuovo capitale, gestendo anche il passaggio generazionale, tema ormai all'attenzione di tantissime imprese del Nordest». Ma come sta andando l'economia dopo il balzo dell'inflazione e i rialzi dei tassi Bce? «Anche oggi il deterioramento del credito delle imprese non lo vediamo. C'è voglia di crescere», risponde Innocenzi. Anche per Finint, che nel 2023 vede un aumento di oltre il 20% del risultato al lordo delle imposte.
La banca, con la controllata Finint Investments e a Sinloc, è stata poi incaricata della gestione di 165,55 milioni del Fondo per il Turismo Sostenibile lanciato dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) e dal Ministero del Turismo, e della gestione di 108,8 milioni del Fondo per i Piani Urbani Integrati del Ministero dell'Interno e della Bei nell'ambito del Pnrr. «Sono soldi che dobbiamo già investire per un terzo quest'anno - spiega Innocenzi -. Per questo siamo già all'analisi dei progetti, che sul turismo riguardano anche il Nordest: alberghi, impianti di risalita, investimenti da 5-6 milioni cofinanziati al 50% da noi e da privati o dal pubblico. Poi c'è il capitolo delle riconversioni urbane di quartieri, fabbriche, edifici importanti. Purtroppo nel Nordest è passato solo il progetto sulla Città metropolitana di Venezia, con fondi per 40 milioni. Sono fondi pubblici da affidare in fretta. Una responsabilità enorme. Noi per fortuna abbiamo una nostra sgr esperta proprio in questo campo».
TUTELA RISPARMIO
E poi c'è da proteggere le famiglie dall'inflazione. «Quella della tutela del risparmio è un tema delicato, grazie a Finint Private Bank stiamo vedendo le allocazioni di portafoglio più adeguate - osserva Innocenzi -. L'esempio più semplice è il Btp, ma ci sono investimenti molto interessanti anche in immobili ed energie rinnovabili».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino