La banca le chiede 8mila euro per un prestito estinto da 5 anni

La banca le chiede 8mila euro per un prestito estinto da 5 anni
MESTRE - La banca stava per farla morire d'infarto. Quando ha aperto la raccomandata non poteva credere ai propri occhi. “Siamo spiacenti di constatare che non si...

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MESTRE - La banca stava per farla morire d'infarto. Quando ha aperto la raccomandata non poteva credere ai propri occhi. “Siamo spiacenti di constatare che non si è provveduto al pagamento delle rate scadute relative al finanziamento in oggetto. La preghiamo di rimborsarci entro 15 giorni quanto dovuto”. Per restituire più di 8 mila euro. Subito M.T., 50 enne operaia mestrina, è trasalita visto che la somma era già stata pagata in modo automatico grazie alla cessione del quinto dello stipendio, con un l’ultima trattenuta in busta datata 2011, ben 5 anni fa.


La donna, dunque, s’è rivolta all’Adico, associazione difesa consumatori, per chiarire una faccenda per la quale ha cominciato a perdere il sonno, convinta di non venirne a capo. Qualche giorno fa, però, Unicredit, che aveva inviato la raccomandata all’operaia mestrina ancora a ottobre, ha risposto alla lettera inviata dall’ufficio legale dell’associazione, scusandosi per il disguido e spiegando di aver imputato alla donna l’intero ammontare del tfr. Alla fine, però, è rimasto comunque un debito da parte di M.T nei confronti della banca. L’importo dovuto, però, è di 35,90 euro.

“La nostra socia non si ricordava quasi più di quel prestito di un decennio fa  – spiega Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - Fortunatamente tramite il nostro ufficio legale la situazione è stata risolta in tempi rapidi, anche perché ci siamo trovati di fronte a una controparte che ha diligentemente analizzato la situazione rilevando subito l’errore. Vicende di questo tipo ne seguiamo molte e molte volte, anche se non nel caso specifico, ci si trova di fronte a controparti che tendenzialmente rifiuterebbero il dialogo”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino