A 7 anni, rinuncia ai regali per sé e raccoglie soldi da dare alla Città della Speranza

Bellissimo gesto di generosità da un ragazzino di 7 anni
PADOVA - Ha rinunciato ai regali per il suo settimo compleanno, invitando gli amichetti a devolvere l’equivalente cifra alla Fondazione Città della Speranza. Giacomo...

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PADOVA - Ha rinunciato ai regali per il suo settimo compleanno, invitando gli amichetti a devolvere l’equivalente cifra alla Fondazione Città della Speranza. Giacomo non ci ha pensato due volte: cresciuto a “pane e volontariato”, i suoi genitori si erano conosciuti - e innamorati - anni fa proprio confezionando i pacchi natalizi a favore dell’associazione con sede a Monte di Malo, ma che ha la sua “espressione” più compiuta nella zona industriale di Padova dove si staglia la Torre della ricerca pediatrica: il grattacielo con i suoi trecento ricercatori impegnati a trovare nuove armi contro i mali che colpiscono l’infanzia.


IL DESIDERIO
«Giacomo per i suoi 7 anni ha scelto un regalo davvero speciale - conferma Stefania Fochesato, responsabile fundrising della Fondazione -. Quando veniamo a sapere queste cose è inutile che spieghiamo come la nostra motivazione e la nostra determinazione salgano a mille. Un grazie enorme a Giacomo e un grazie ai suoi amici per aver condiviso la sua bellissima scelta». Così il ragazzino, sulla tavola della festa oltre a torta, candeline, stuzzichini, panini, marmellate e cioccolato, ha posizionato in bella vista dei contenitori dove ciascuno dei suoi compagni di prima elementare ha potuto donare. Euro dopo euro, ne sono stati raccolti 120. 


GRATITUDINE
«Questi gesti fanno bene al cuore di tutti, perchè ci dimostrano ancora una volta come i bambini siano capaci di cose grandi. Giacomo è nato e cresciuto in una famiglia di volontari della nostra Fondazione: anzi, i suoi genitori si sono conosciuti proprio al suo interno, prestando il loro servizio gratuito sotto le feste natalizie. Chi vive in un ambiente costruttivo, dove lo spirito del volontariato è di casa, sa compiere gesti come questi, rendendo il mondo un posto migliore».  Ventisette anni ha ormai la Fondazione: il nome Città della Speranza s’ispira ad una analoga fondazione americana, “City of Hope” della quale si è voluto prendere spunto per le modalità operative.  «In particolare per quanto concerne trasparenza, gestione del denaro e concretezza. Si è voluto immaginare - continua Fochesato - che anche i bambini ammalati potessero vivere la loro quotidianità in una città felice, in grado di dare speranza al loro futuro». 


LE TAPPE


Dopo aver realizzato la Clinica di oncoematologia pediatrica di Padova, la Fondazione continuò il suo impegno e nel 1998 costruì il nuovo Day hospital e i laboratori di ricerca, nel 2003 il nuovo Pronto soccorso pediatrico di Padova. Oggi la Clinica di Oncoematologia pediatrica, grazie anche ai finanziamenti erogati dalla Città della Speranza, è centro di riferimento nazionale per la diagnosi delle leucemie acute e centro di coordinamento di protocolli nazionale ed europei di diagnosi e cura di linfomi, sarcomi, tumori cerebrali ed epatici, tumori rari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino