Riccardo, 9 anni, ha una malattia per cui non controlla gli arti. Curato negli Usa, il papà: «Ora sogno che balli al suo matrimonio»

Il bimbo ha avuto un arresto cardiorespiratorio alla nascita

Christian Barzazi con suo figlio
PADOVA - «Ora sogno che mio figlio balli al suo matrimonio». Christian Barzazi è il papà di Riccardo un bimbo di 9 anni che, in seguito a un arresto...

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PADOVA - «Ora sogno che mio figlio balli al suo matrimonio». Christian Barzazi è il papà di Riccardo un bimbo di 9 anni che, in seguito a un arresto cardiorespiratorio al momento della nascita, è uscito dopo 2 mesi dall'ospedale con una diagnosi tremenda di "tetraparesi spastico distonica", che significa impossibilità di controllare gli arti e il tronco. Si è trovato in braccio un neonato che non sorrideva e non piangeva, e che ha emesso il primo vagito a 8 mesi. Continuava a chiedersi: "parlerà?", "camminerà"? Ma non si è perso d'animo, anzi: con la moglie e la primogenita ha seguito il bimbo con amore e dedizione totali, ha vissuto un anno e mezzo in California spendendo 2mila dollari al giorno per farlo curare con il metodo Feldenkrais, che ha consentito al piccolo di fare progressi impensabili: oggi Riccardo inizia a stare in piedi, accarezza il volto dei familiari e sorride. «E il suo sorriso - dice commosso il padre - illumina la nostra vita». Un frase che ha dato il titolo al libro che ha pubblicato lo scorso anno per raccontare la storia. È stato proprio Christian Barzazi, avvocato di Stra, a fondare nel 2013 con il fratello David la Fondazione Giovani Leoni che oggi presiede, la quale ha rivolto il proprio impegno nella diffusione della conoscenza dei benefici che possono trarre dal metodo Feldenkrais i soggetti colpiti da paralisi cerebrale infantile promuovendo mostre d'arte, gala di danza e seminari di studio sulla riabilitazione. E la Regione nel 2019 ha accolto la richiesta di prevedere l'erogazione di contributi per i portatori di handicap psicofisici che si avvalgano di questa opzione.

I progressi

Barzazi ha documentato i progressi del figlio con le foto. «A 8 mesi - racconta - le immagini evidenziano la spasticità del corpo, con le gambine iperestese e indifferenziate simili a quelle di un Pinocchio di legno, la testa incassata e le mani a pugno. A 2 anni e mezzo le manine erano ancora chiuse e i piedi incrociati, mentre a 4 anni e 6 mesi, poco dopo aver iniziato i trattamenti con il metodo Feldenkrais, ha cominciato ad aprire palmo e dita, ad appoggiarsi sulle braccia e gli arti inferiori sono diventati morbidi. Successivamente lo abbiamo visto andare a gattoni e poi stare seduto da solo. I progressi sono stati continui e in tanti momenti assume posture normali. Oggi sono passati 5 anni e 5 mesi da quando è stato sottoposto a questo trattamento e il percorso di miglioramento è netto e sempre più veloce».

La sperimentazione

«Il sorriso di mio figlio - conclude - era qualcosa di inimmaginabile e oggi invece illumina le nostre vite quotidianamente. Con la Fondazione abbiamo deciso di comunicare i risultati ottenuti da Riccardo e il nostro appello non è caduto nel vuoto, come dimostra il fatto che oggi siamo qui con le istituzioni affinché altri bambini come il mio riprendano pure loro a sorridere. Importante è partire precocemente con l'utilizzo del metodo Feldenkrais. Ogni terapia costa circa 70 euro e ne servono almeno 3 la settimana, un peso insopportabile per le famiglie. Ma questi movimenti dolci portano a risultati eccezionali e ringraziamo la Regione Veneto che è la prima al mondo ad aver autorizzato la sperimentazione». 

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Il Gazzettino