Fratta Polesine. Adam annega nell'Adigetto, partita la raccolta fondi per il funerale del bimbo di 4 anni

Al lutto di tutta la comunità frattense si sono uniti i Comuni di Costa di Rovigo, Villanova del Ghebbo, Villamarzana, Arquà Polesine

Fratta Polesine, raccolta fondi per il piccolo Adam
FRATTA POLESINE (ROVIGO) - È partita da Fratta Polesine, la raccolta fondi per la famiglia del piccolo Adam El Bouhali, scomparso tragicamente mercoledì sera, nelle...

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FRATTA POLESINE (ROVIGO) - È partita da Fratta Polesine, la raccolta fondi per la famiglia del piccolo Adam El Bouhali, scomparso tragicamente mercoledì sera, nelle torbide acque del canale Adigetto, in località Ramedello. «Il desiderio dei genitori di Adam è di dare sepoltura al figlio in Marocco, nel pieno rispetto del tradizionale rito funebre musulmano - sottolinea il sindaco Giuseppe Tasso -. La comunità marocchina si è stretta attorno alla famiglia e ha promosso una raccolta fondi, per dare supporto a questa iniziativa. Stanno facendo lo stesso l'Istituto comprensivo scolastico Costa-Fratta, più altri gruppi di cittadini e associazioni. Ritengo che il dolore per la perdita di un figlio di 4 anni, non abbia confini, ma vada solo condiviso e rispettato, aiutando i genitori. Per avere tutte le informazioni sulla raccolta fondi si può contattare Abramo Harit, al 348-3824226».

La visita del sindaco

Nel frattempo, la giunta comunale frattense ha fatto visita alla famiglia marocchina residente a Ramedello da circa sette anni. Nella mattinata di sabato, il sindaco Tasso, assieme al vice sindaco Alessandro Baldo e all'assessore ai servizi sociali, Cinzia Mantovani, sono stati ricevuti dai genitori di Adam, che giovedì 30 avrebbe compiuto 5 anni. «Sono letteralmente sconvolti - racconta Baldo - In particolar modo il padre non si capacita per averlo perso di vista per pochi attimi, che sono risultati fatali. Ci ha mostrato le foto scattate al bambino, alcuni audio e video, più la macchinina che gli aveva comperato. Ci hanno spiegato il motivo per il quale intendono seppellire il bambino in Marocco. È infatti usanza che la salma guardi in direzione de La Mecca. In Italia, a parte Bologna, non c'è alcun luogo dove si può fare un rito mussulmano. Ci siamo affidati ad Abramo Harit in qualità di guida dei marocchini residenti a Fratta, visto che è persona molto integrata nella nostra comunità. Per quanto riguarda il corpo di Adam, ci è stato detto che è ancora a disposizione della magistratura per tutte le indagini del caso. Questo rende inevitabilmente ancora più tristi i genitori. Il guard rail posto a protezione dell'Adigetto, sul retro delle abitazioni della frazione di Ramedello, non dovrebbe in realtà nemmeno esserci, perché serve al Consorzio di Bonifica quando vengono effettuati lavori di manutenzione degli argini. La parte mancante del guard rail permette che siano eseguiti questi lavori. Questa barriera è stata messa più di trent'anni fa, dopo la morte di un altro ragazzino di Ramedello, finito in acqua».

Comunità in lutto

Al lutto di tutta la comunità frattense si sono uniti i Comuni di Costa di Rovigo, Villanova del Ghebbo, Villamarzana (anche attraverso la lista civica Progresso e innovazione), Arquà Polesine. «Abbiamo deciso di aderire all'iniziativa di raccogliere soldi da destinare alla famiglia di Adam, per permettere loro di eseguire il funerale in Marocco - affermano alcuni residenti di Villanova - Ognuno farà quello che si sente di fare. L'importante è che la comunità marocchina non si senta sola, ma unita a tutta la popolazione». Il Gruppo di Protezione Civile villanovese con profonda solidarietà per il dolore della famiglia e di tutta la comunità marocchina, si è unita in un minuto di silenzio, ricordando il piccolo Adam. «Non potremo mai dimenticare questo angelo volato in cielo troppo presto». Nel pomeriggio di sabato Esordienti e Pulcini del Calcio Fratta, impegnati allo stadio di casa con gli amici della Fiessese, hanno osservato un minuto di silenzio, raccogliendosi nel ricordo del piccolo Adam. «Anche il Calcio Fratta ha deciso di partecipare alla raccolta fondi, sottoscritta dall'Istituto scolastico, per aiutare la famiglia» afferma la dirigenza della società calcistica. 

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Il Gazzettino