OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Il 70% dei bambini già all’età di due anni passa troppo tempo davanti allo schermo di un telefono o di un apparecchio elettronico. A confermare questo fenomeno è Eugenio Baraldi, direttore del Dipartimento Salute Donna e Bambino dell’Azienda ospedaliera di Padova, che da cinque anni promuove un progetto sugli stili di vita corretti con un gruppo di venti specializzandi in Pediatria con l’obiettivo di dare applicazione al documento “Carta di Padova per la salute dei Bambini” attraverso una serie di interventi culturali e formativi di prevenzione primaria. Gli studi presentati negli incontri riportano che il 60% dei bambini ha il primo telefono attorno ai 10 anni, mentre il 28% addirittura prima. E il 54% dei possessori di un telefono inizia a usare la rete e i social tra gli 11 e 12 anni.
L’ANALISI
L’utilizzo di apparecchi elettronici in età pediatrica (intorno ai 2 anni) può causare una serie di problemi. «Questo fenomeno, dall’inglese screen-time, è un problema emergente che ha conseguenze negative nei bambini piccoli - spiega Baraldi - Già oltre il 70% dei bambini usa il telefono dei propri genitori a soli due anni. Molto spesso i genitori sono convinti che se il proprio figlio è bravo a usare il telefono sia intelligente ma questo è un falso mito che bisogna sfatare».
COME COMPORTARSI
Le regole e i giusti comportamenti da attuare secondo Baraldi sono: «I genitori devono assolutamente evitare di usare i video per intrattenere i propri figli, questo vale anche per i nonni e le babysitter - continua - Poi assolutamente “no” al telefono ai bambini prima dei 12 anni. Tra i 2 e i 5 anni è raccomandabile stare meno di un’ora nel utilizzo di apparecchi elettronici, mentre dopo i sei anni meno di due ore al giorno. I bambini è bene che passino le giornate a giocare all’aria aperta e praticando sport. Assumere stili di vita corretti fin dall’infanzia è compito dei genitori che devono guidare i figli nel percorso corretto in un’ottica di prevenzione primaria».
I PIÙ GRANDI
Non solo i bambini piccoli. Nove giovani su dieci utilizzano tanto il telefono e la rete, il 5% ne è dipendente. «L’uso continuo e frequente di apparecchi elettronici da parte di adolescenti predispone ad una serie di problemi - continua l’esperto - Aumenta il rischio di depressione, di disturbi alimentari, di sovrappeso, sedentarietà, insonnia e predispone all’utilizzo di sostanze stupefacenti. Quello che bisogna fare è evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici durante i pasti e un’ora prima di andare a dormire. Evitarli in camera da letto e spegnerli durante la notte». Per chi utilizza la rete senza controlli da parte dei genitori c’è anche il problema del cyberbullismo che indica più precisamente gli atti offensivi attraverso l’utilizzo dei social network e chat. «Questo fenomeno è sociale ed è patologico. Sicuramente è una nuova forma di comunicazione sbagliata che in mancanza di prevenzione e controllo può seriamente danneggiare i giovani» conclude.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino