Telefonini al posto del pallone bambini malati di sedentarietà

Telefonini al posto del pallone bambini malati di sedentarietà
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PORDENONE - Capacità motorie sempre più limitate. Nella Destra Tagliamento più della metà dei bambini che frequenta la scuola primaria non sa fare una capriola. Un gesto (apparentemente) semplice, che invece diventa il più delle volte un problema. È così che una capovolta in avanti si trasforma in un'impresa, con ragazzini che si contorcono e si bloccano. E quando va bene si accasciano su un fianco. Non succedeva ai tempi in cui il doposcuola era riservato al gioco libero in un campetto piuttosto che un parco. Adesso tablet, smartphone e computer hanno rubato il posto a palla e corda. E i risultati si vedono. «Sin dall'età evolutiva - afferma Roberto Belcari, coordinatore dell'Ufficio provinciale di educazione fisica - lo sviluppo armonico dell'organismo viene favorito da un'attività fisica condotta con regolarità, mentre la sedentarietà precoce crea i presupposti per l'insorgenza della cosiddetta malattia ipocinetica». Significa che un bambino che non pratica alcuno sport è soggetto a sviluppare tutta una serie di patologie: dall'ipotrofia ai muscoli scheletrici all'alterazione del sistema cardio-respiratorio.


«In questo contesto sottolinea Belcari il Friuli Occidentale svetta ai vertici per numero di studenti incapaci a svolgere correttamente una capriola o a portare a termine una prova di resistenza. Un tempo la capovolta si apprendeva in maniera naturale giocando, tra i 6 e gli 8 anni, dopo aver imparato a rotolare e strisciare. Doverla insegnare a ragazzi di 11-12 anni, che pesano già 40 chili, significa recuperare un ritardo». Per non parlare dei tanti adolescenti che non sanno andare in bici. Di correre non se ne parla, il camminare è ridotto a pochi metri al giorno. Il livello di mineralizzazione delle ossa si abbassa: non è un caso che a scuola tanti ragazzi siano perennemente infortunati. La loro muscolatura è così poco tonica da creare problemi di postura: dopo pochi minuti in piedi devono sedersi. Insomma, ragazzini con il fisico da anziani...

 

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Il Gazzettino