Bimbi malati, boom di accessi al Pronto Soccorso di Portogruaro

L'ospedale di Portogruaro
PORTOGRUARO - Tanti bambini ammalati, più accessi al Pronto soccorso. Ciò che gli esperti avevano pronosticato per questa stagione dell’influenza 2022-2023 si...

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PORTOGRUARO - Tanti bambini ammalati, più accessi al Pronto soccorso. Ciò che gli esperti avevano pronosticato per questa stagione dell’influenza 2022-2023 si sta puntualmente verificando. Dopo due anni di misure di contenimento e distanziamento imposte dal Covid, i virus hanno ripreso a circolare liberamente, trovando sistemi immunitari più fragili. Nonostante l’imminente arrivo del mese di maggio, l’influenza sta dunque continuando a circolare e anche nel Portogruarese molte classi delle scuole, infanzia e primarie in testa, risultano decimate. I sintomi sono quelli classici: febbre, tosse, raffreddore e in alcuni casi disturbi gastrointestinali.

«L’influenza, una malattia respiratoria provocata da virus che infettano le vie aeree – spiega la dottoressa della Pediatria, Antonella Tonetto - è un appuntamento annuale che colpisce tutte le fasce d’età ma che chiaramente può portare a complicanze anche gravi nei soggetti più fragili: i bambini piccoli, gli anziani, le donne in gravidanza e pazienti con comorbidità. I bambini, rispetto agli adulti, hanno una carica virale molto più alta e frequentando comunità con ridotti livelli di prevenzione, sono dei veri e propri untori. Nel Veneto orientale la rete dei pediatri di base è articolata e completa: nessun bambino è senza pediatra. Ciò consente di avere un buon filtro per gli accessi alle strutture ospedaliere. Gli ingressi di bambini al Pronto soccorso che stiamo registrando – continua la dottoressa Tonetto – sono legati soprattutto alla febbre alta. È comprensibile che i genitori si allarmino con temperature che sfiorano i 40 gradi. Questi accessi non sono mai da considerarsi impropri. Solitamente, fatti i tamponi, questi bambini vengono rimandati a casa con l’indicazione di somministrare gli antipiretici e di offrire adeguate quantità d’acqua. Solo in pochi casi è necessario il ricovero. Spesso si tratta di pazienti piccoli che sono disidrati o che hanno sviluppato polmonite, miosite o altri disturbi encefalici. Il reparto della Pediatria di Portogruaro non è saturo ed è in grado di garantire risposte alle eventuali necessità di ricovero. La situazione oggi dunque non è drammatica anche se i casi sono molto diffusi». Tonetto ha ricordato che «l’unica vera possibilità di prevenzione è la vaccinazione, raccomandata dall’Oms per tutti i bambini dai 6 mesi in su». «L’indicazione da dare ai genitori – ha concluso – è sempre quella di rivolgersi al proprio pediatra per avere tutte le informazioni sulla prossima campagna vaccinale».

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Il Gazzettino