La bambina "perduta" a 6 anni, i fratelli: «Mia sorella adottata, ci ha trovato lei dopo 50 anni, che emozione»

Il Municipio di Vigonovo - Foto di Emma Bauso by pexels
VIGONOVO - Sembra una di quelle storie che si leggono in un romanzo ottocentesco: una famiglia numerosa, sette fratelli ma una situazione domestica difficile, tanto che la sorella...

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VIGONOVO - Sembra una di quelle storie che si leggono in un romanzo ottocentesco: una famiglia numerosa, sette fratelli ma una situazione domestica difficile, tanto che la sorella più piccola, la più coccolata, viene tolta ai genitori e data in adozione. Né lei né i suoi fratelli hanno mai smesso di pensare a quel distacco, con tutto il dolore che può comportare, dato che la “sorella perduta” è stata allontanata dalla famiglia quando aveva sei anni. Nessuno dei suoi numerosi fratelli si è dimenticato di lei e ha mai smesso di cercarla; ma ad arrivare a loro, a sorpresa, dopo più di mezzo secolo, è stata proprio lei, la più piccola, diventata nel frattempo una signora di sessant’anni. 

LA RICERCA

Sembra una storia da romanzo ottocentesco, ma è avvenuta davvero a Vigonovo, un piccolo paese del veneziano al confine con Padova e a raccontarlo, con le lacrime agli occhi, è uno dei fratelli ritrovati. Nel bar che frequenta tutti i giorni dopo il lavoro Mauro, 64 anni, accetta di raccontare la storia di questo incontro atteso per decenni: «Ma vi chiedo di non scrivere il mio vero nome e io non vi dirò quello di mia sorella. Abbiamo aspettato per tanti anni questo momento e abbiamo paura che una parola fuori posto, una notizia di troppo ci allontani di nuovo. Non potrei sopportarlo». La bella notizia del ritrovamento è arrivata pochi giorni fa e, per un po’, è circolata anche sui social: «Uno dei miei fratelli ha scritto un post su Facebook - spiega Mauro - annunciando di averla trovata. Ma in realtà è stata lei a trovare noi. Non sappiamo come abbia fatto, è stata bravissima, meglio di una investigatrice. Qualcuno deve averla aiutata perché è riuscita ad avere persino l’indirizzo di mio fratello, ha sbagliato per una casa ma alla fine l’ha trovato. Lui non c’era, era al lavoro quando lei si è presentata a casa sua. Quando mia cognata ha sentito il suo nome è sbiancata: tutti, in famiglia, conoscono la storia della sorella che ci è stata portata via. Mia cognata ha chiamato mio fratello: “Corri, c’è una persona per te”. Lui ha mollato il lavoro ed è corso a casa, poi ha chiamato me e anche io ho mollato tutto per andare da lei». Sulle parole che si sono scambiati in questo incontro atteso per decenni, Mauro è riservato e le poche parole tradiscono una grande commozione: «Ci siamo abbracciati. L’emozione è stata grande - dice trattenendo le lacrime -. Sentire il nome di mia sorella mi ha fatto venire un colpo al cuore perché quel nome gliel’ho scelto io, quando è venuta al mondo». Mauro si ricorda tutto di quella sorella più piccola, da lui “battezzata” e che un giorno, improvvisamente, è sparita.

RICERCHE SENZA SOSTA

«Era una bambina vivace, divertente, una bambina bellissima - racconta tornando con la mente indietro fino agli anni Sessanta -. Ho scelto io il suo nome, ero molto affezionato a lei, la più piccola di tutti noi. Poi un giorno è sparita». Mauro e i suoi fratelli non hanno mai dimenticato quella bambina allegra che un giorno è scomparsa per riapparire a sorpresa, decenni dopo, in un pomeriggio qualunque. «Mancava a tutti noi, non potevamo non pensarci continuamente. Ma sicuramente anche lei pensava a noi. Quando l’hanno portata via aveva già sei anni, si ricordava tutto». Un dolore immenso, una separazione inspiegabile per un bambino, che ha lasciato una cicatrice in ognuno dei fratelli. «Noi non abbiamo mai smesso di cercarla. Soprattutto uno di noi, che si è rivolto anche alle televisioni, a quei programmi che riavvicinano le famiglie divise. In tutti questi anni non abbiamo fatto nessun passo in avanti ma alla fine a trovarci è stata lei. Forse ha avuto un aiuto dal cielo, è l’unica spiegazione che so darmi». Mauro non vuole parlarne perché le emozioni sono tante ma il riferimento, forse, è a uno dei suoi fratelli, scomparso anni fa. C’è voluto davvero un aiuto dal cielo per riunire i fratelli rimasti con la sorella scomparsa che, ironia della sorte, non si era allontanata di molto. «Lei non ha voluto dirci dove abita di preciso - continua - ma la sua famiglia affidataria ha sempre vissuto in un paese a pochi chilometri dal nostro. Eppure non ci siamo mai visti in tanti anni». 

RIUNIONE

Ora che l’attesa è finalmente finita, Mauro sta pianificando con i fratelli e la sorella ritrovata una riunione di famiglia. «Tra pochi giorni ci vedremo tutti qui, nel nostro paese di origine. Lei preferisce così, è una persona molto riservata. Ci vorrà un posto grande perché sarà un incontro allargato, con le nostre famiglie: finalmente conoscerò i miei nipoti - dice, visibilmente emozionato -. Non abbiamo ancora deciso dove, sappiamo solo quando. Non vediamo l’ora di fare una bella foto tutti insieme». In paese tutti conoscono la storia dei fratelli separati. Fra questi il sindaco Luca Martello. «Anche se ho diversi anni in meno di loro - commenta - mi ricordo che da bambino Mauro e i suoi fratelli parlavano sempre della sorella che gli era stata portata via. Sono contento che questa storia si sia conclusa bene, anche se nulla cancellerà la sofferenza che tutti loro hanno patito in questi anni. Se avranno piacere di condividere la loro gioia con la collettività sarò ben felice di essere al loro fianco, per ora gli faccio i miei migliori auguri». 

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Il Gazzettino