L'odissea della piccola disabile: «Babbo Natale portami uno scuolabus»

Uno scuolabus
SACILE - Non ha ancora una soluzione la vicenda della bambina sacilese di 8 anni che da due attende di poter sedere su uno scuolabus insieme ai suoi coetanei per recarsi a scuola....

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SACILE - Non ha ancora una soluzione la vicenda della bambina sacilese di 8 anni che da due attende di poter sedere su uno scuolabus insieme ai suoi coetanei per recarsi a scuola. Tanto che la mamma ha deciso di scrivere a Babbo Natale.


Maria, nome di fantasia, sopporta il peso di una diagnosi di tetraparesi spastica ipertonica di quarto grado. Uno dei più severi. Sua madre Filomena, maestra di scuola in un paese della pedemontana, combatte da tempo per far ottenere alla figlia ciò che sente dovrebbe avere di diritto: un posto nel mezzo pubblico che porta tutti i bambini a scuola, così che possa arrivare a lezione, ma soprattutto sentirsi parte della comunità dei coetanei normali. Come spesso accade per le famiglie che vivono situazioni così, mamma e papà si spendono in tutti i modi per cercare di far vivere alla propria figlia una vita il più normale possibile.

IL NODO
Mamma Filomena e le istituzioni si sono incontrate più volte dall'inizio dell'anno scolastico, ma il problema del trasporto di Maria non è stato ancora risolto. Non che sia mancata la buona volontà: accertato che lo scuolabus che fa servizio a Sacile non ha un posto adatto a Maria, qualche mese fa l'amministrazione comunale aveva messo a disposizione l'auto e il volontario di un'associazione. «Purtroppo il mezzo non era adatto e abbiamo dovuto rifiutarlo», ricorda Filomena: Maria ha forti problemi di equilibrio per cui necessita di un posto a sedere studiato per i casi come il suo. L'ultimo incontro, il 10 ottobre scorso, ha visto l'uno di fronte all'altro mamma Filomena e il suo avvocato, il sindaco e la funzionaria Martina Ravagni: «Riferendosi all'auto che ho rifiutato, la signora mi ha anche chiesto se io stessa non porti mia figlia in giro in auto, dimostrando di non capire che non è un problema di trasporto, ma di inclusione». Alla fine a Filomena era stato ribadito che sarebbe stata trovata presto «Una soluzione che avrebbero comunicato al mio avvocato». Questo, due mesi fa, il 17 ottobre .

NESSUNA NOVITÀ
Ad oggi non è arrivata alcuna novità e forse non può nemmeno esserci, almeno non prima di un nuovo appalto per il trasporto scolastico. Il sindaco Carlo Spagnol qualche mese fa ebbe a dire: «L'anno prossimo, alla scadenza del contratto per il servizio di scuolabus ora curato dalla Nomago, metteremo sul piatto della bilancia anche questi aspetti», che tradotto significa cercare un'azienda in grado di trasportare con i suoi mezzi anche bambini speciali come Maria.

L'APPELLO A BABBO NATALE
Mamma Filomena è sconfortata: «Ho pensato che mi resta solo la letterina a Babbo Natale. Chissà, magari lui uno scuolabus adatto lo trova. Tra l'altro, non lo chiedo nemmeno per me, ma per il Comune di Sacile e forse per altre famiglie che potranno incontrare difficoltà simili a quelle di mia figlia. Difficoltà che nel 2022 non dovrebbero esistere».
In attesa di Babbo Natale, la vita va avanti. Filomena è riuscita a quadrare il cerchio anche per quest'anno scolastico. Accompagna lei la figlia a scuola il lunedì e il venerdì; il martedì ed il giovedì riesce a frequentare la pre-scuola, per il mercoledì, la giornata che proprio non si risolveva, alla fine ci ha pensato il buon cuore della maestra Giulia e dell'educatrice Sonia: si prendono loro cura di Maria.


Natale una buona notizia l'ha portata comunque. Maria si sottopone a percorsi speciali a Roma e ha raggiunto un insperato traguardo, un progresso che la sua malattia sembrava impedirle. Riesce a stare in piedi, seppur per poco, anche senza il girello che usa per muoversi. Un altro piccolo passo verso la ricerca della normalità.

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Il Gazzettino