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MESTRE - Quando gli agenti sono entrati in casa si sono resi conto subito che bisognava intervenire in qualche modo. Quella donna, chiaramente alterata, con una bambina di nove mesi in braccio, rischiava di mettere in pericolo non solo se stessa, ma anche la piccola. E in effetti avevano ragione: alle analisi effettuate in ospedale sono risultate entrambe positive alla cocaina.
L'ALLARME
L'episodio è avvenuto tra mercoledì e giovedì. A chiamare i poliziotti alcuni vicini allarmati perché quella donna sembrava letteralmente impazzita: urlava, sbatteva porte e finestre, si arrampicava sul balcone.
La polizia quando è arrivata ha capito che la donna doveva essere sotto effetto di stupefacenti e ha chiamato il 118 in supporto. Con lei, quella bambina che continuava a piangere senza tregua. Fatte salire in ambulanza, madre e figlia sono state accompagnate in ospedale a Mestre. A quel punto sono scattate le analisi, come richiesto dagli agenti, e qui la sorpresa: non solo la madre, ma anche la bambina, erano positive alla cocaina.
Evidentemente la piccola è venuta a contatto con lo stupefacente in qualche modo: o ha toccato qualcosa di sporco di quella polvere bianca per poi mettere le mani in bocca o, più probabilmente, la madre potrebbe averla allattata mentre dopo averla assunta.
CONSEGUENZE
Per il momento le due donne sono state affidate al compagno di lei, ma il caso è stato segnalato alla Procura della Repubblica e ai servizi sociali, che dovranno decidere la strada migliore per la bambina. Non è da escludere che si decida di allontanare la piccola dalla madre, almeno per un periodo, per permettere alla donna di rimettersi in sesto senza mettere a rischio la salute della bambina.
Un provvedimento che dovrà essere studiato nei dettagli, a metà tra il giudiziario e il sociale, per assicurare una separazione, se si dovesse ritenerla necessaria, che sia la meno traumatica possibile per entrambe. La decisione comunque dovrebbe arrivare già nei prossimi giorni.
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Il Gazzettino