VENEZIA - In Veneto il Movimento 5 Stelle non si schiera. Nei quattro Comuni chiamati domenica al ballottaggio per la scelta del sindaco non ci saranno indicazioni...
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L'AFFLUENZA DOMENICA 24 GIUGNO Affluenza in calo rispetto al primo turno: alle 12 ha votato il 15,5%
La precisazione del M5s prende spunto da quanto avvenuto a Martellago, in provincia di Venezia, dove il mancato candidato sindaco pentastellato Davide Da Ronche (che non aveva potuto presentare la lista dopo l'ammutinamento di sette candidati) aveva dato un'indicazione di voto a favore di Andrea Saccarola, sostenuto da Lega e Forza Italia. Peccato che il M5s veneto non sia dello stesso avviso: «Il Movimento 5 Stelle - recita la nota diffusa ieri - non fornisce mai alcuna indicazione di voto ai propri elettori, lasciando la massima libertà di scelta nei ballottaggi e nelle situazioni in cui non è presente. Pensare o suggerire che possa farlo addirittura il Blog delle Stelle è pura fantasia».
LE SFIDE. A Martellago, dunque, se la vedranno il centrodestra di Saccarola (al primo turno 3.753 voti, 40,83%) e il centrosinistra della sindaca uscente Monica Barbiero (3.126 voti, 34,01%) che però può contare sul sostegno del terzo classificato candidato sindaco, Alessio Boscolo, che in dote porta i 1.547 voti catturati al primo turno (16,83%). L'altro Comune veneziano interessato dal ballottaggio è San Donà di Piave dove il centrosinistra del sindaco uscente Andrea Cereser ha preso il 43,33% (8.374 voti) e ora se la dovrà vedere con la farmacista Francesca Pilla, la candidata fortemente voluta dal vicepresidente leghista della Regione Gianluca Forcolin che con il Carroccio, Fratelli d'Italia e tre civiche ha ottenuto il 36,15% (6.987 voti), lasciando fuori dai giochi Oliviero Leo che era sostenuto da Forza Italia (ridotta ad appena il 3,31% con l'eurodeputata Elisabetta Gardini che ha tirato su la miseria di 11 preferenze e il deputato Andrea Causin che ne ha prese ancora meno, 5) e dall'assessore in Comune di Venezia Francesca Zaccariotto. A San Donà il M5s di Angelo Parrotta si è fermato al 6,18%, con appena 1.119 voti alla lista contro i 36mila delle Politiche di marzo.
Gli altri due Comuni chiamati al ballottaggio sono Adria, in provincia di Rovigo e Bussolengo, nel veronese. Anche ad Adria, come a San Donà di Piave, il centrodestra si è spaccato solo che qui è rimasto completamente escluso dal secondo turno. Al ballottaggio vanno il civico Omar Barbierato (3.194 voti, 33,79%), sostenuto da tre liste e Lamberto Cavallari (2.590 voti, 27,40%), figlio d'arte dell'ex sindaco degli anni Settanta, che ha messo assieme il Pd e quattro civiche. Fuori dai giochi Emanuela Beltrame (Lega e Forza Italia) così come Giorgia Furlanetto di Fratelli d'Italia. Penultima Elena Suma del M5s, che il 10 giugno ha preso 794 voti (comunque più di quelli della lista pentastellata).
Infine a Bussolengo si daranno battaglia Roberto Brizzi (3.297 voti, 36,76%) sostenuto dal Centro Destra Veneto del consigliere regionale Andrea Bassi e la sindaca uscente Paola Boscaini (2.997 voti, 33,41%) sostenuta da Forza Italia. Spettatori la Lega e Fdi di Claudio Perusi e il M5s di Michele Mazzi. Nessun apparentamento ma da parte di Perusi l'indicazione di votare Brizzi.
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Il Gazzettino