OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PADOVA - Il bagno viene trasformato in una discarica così gli studenti del Severi per andare ai servizi dovranno chiedere la chiave come al bar e saranno sorvegliati a distanza dai collaboratori scolastici.
La disposizione, in vigore è arrivata direttamente dal dirigente scolastico reggente, Michele Giannini. La comunicazione risale allo scorso 17 febbraio ed è stata notificata tramite “Classeviva” ovvero il registro elettronico a cui accedono gli insegnanti, gli studenti e le loro famiglie. “A seguito di diverse segnalazioni pervenute in presidenza - si legge nel testo – sull’uso improprio dei servizi igienici, si informa che, a partire da lunedì 19 febbraio, quelli destinati agli studenti saranno chiusi e sarà possibile accedervi chiedendo la chiave al collaboratore (scolastico ndr). In ampliamento, saranno a disposizione degli studenti i bagni collocati al 1° piano. In sede centrale saranno a disposizione i seguenti sevizi” e vengono elencati i bagni che potranno essere utilizzati.
I CONTROLLI
Nella comunicazione si precisa, poi, un particolare per nulla irrilevante : “Il collaboratore scolastico rimarrà nei pressi dei servizi”.
LA SEGNALAZIONE
“Facendo seguito alle segnalazioni di alcuni colleghi sul mancato conferimento dei rifiuti negli appositi contenitori - si legge nella nota – preso atto della formazione effettuata il 9 novembre con la dottoressa Borin di AcegasApsAmga spa, si comunica che in data 13 febbraio, il bagno studenti del 1° piano sud della sede centrale si presentava come una discarica” A conferma di questo nella nota viene allegata una foto esplicativa.
“E’ stato pertanto effettuato lo spurgo completo di tutti i bagni e delle colonne – si legge ancora – e al loro interno sono stati ritrovati bottigliette, carte, involucri di merendine, rotoli di carta igienica interi, preservativi e brick. Si rammenta che il conferimento corretto dei rifiuti è obbligatorio”. Un provvedimento che, però, rischia di sollevare più di qualche perplessità sul diritto alla privacy degli studenti.
LA CRITICHE
Non è un caso che, in questi giorni, le chat dei ragazzi e delle loro famiglie si siano arroventate e non è escluso che, a breve, possano arrivare anche delle iniziative di protesta. Più di qualcuno, per esempio, ha fatto presente che il bagno in questione sarebbe stato chiuso a chiave e che non era accessibile ai ragazzi. Qualcun altro ha detto, invece, che se la pulizia del servizio igienico trasformato in discarica fosse stata quotidiana, probabilmente non si sarebbe arrivati ad una situazione di questo tipo. Altri ancora ragionano sul fatto che in una scuola di oltre 1.100 studenti sono presenti solamente 5 bagni e che ora i ragazzi devono andare in cerca dei bidelli per farsi dare la chiave e accedere poi ai servizi.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino