BADIA POLESINE - Il recupero della stazione ferroviaria potrebbe non essere una semplice speranza. Nonostante il lockdown e la successiva lenta ripresa delle attività,...
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IL SOPRALLUOGO
La questione relativa al futuro della stazione ferroviaria era stata affrontata nel corso di un sopralluogo che si era svolto ad inizio anno, poco prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria. In quella circostanza il confronto era stato avviato tra i rappresentanti delle Ferrovie e l’amministrazione comunale. Già in quella occasione, pur senza certezze, le sensazioni sembravano positive, con la prospettiva di una stazione in grado di riprendere “vita” grazie ad una sinergia tra autorità comunali, rappresentanti del tessuto sociale cittadino e il benestare delle Ferrovie italiane.
IL PROGETTO
Badia Pro, da parte sua, nei mesi scorsi aveva svelato le proprie carte per riaprire la stazione ferroviaria, nel solco di un progetto di riqualificazione dello stabile. Percorrendo la strada del nuovo turismo si è ipotizzato di guardare al pian terreno del fabbricato composto da biglietteria, sala d’aspetto, ufficio e deposito bagagli, mentre al primo piano, secondo la proposta progettuale, si è fatta strada la possibilità di destinare i locali ad ostello della gioventù. La realtà, in particolar modo, ha fatto leva sulla nuova vita di diverse strutture ferroviarie riconvertite nel corso degli ultimi anni in luoghi di svago o destinati all’associazionismo. Il primo stralcio delle opere potrebbe prevedere la messa a norma dei locali al pian terreno e la predisposizione alle attività. Sono stati anche considerati interventi per gli impianti idraulico ed elettrico ed opere murarie come la revisione e l’installazione di serramenti, per i bagni e la sbiancatura; quindi l’arredamento a biglietteria, un bancone front office, sedie e panchine per la sala d’aspetto.
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Il Gazzettino