Badia Polesine, Boscovecchio rinasce con l'impegno dei volontari

I volontari del Wwf Rovigo e dell'associazione Il Tarassaco a Boscovecchio
BADIA POLESINE (ROVIGO) - Rinasce l’area di Boscovecchio grazie all’impegno dei volontari. L’iniziativa di forestazione è stata organizzata sabato scorso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

BADIA POLESINE (ROVIGO) - Rinasce l’area di Boscovecchio grazie all’impegno dei volontari. L’iniziativa di forestazione è stata organizzata sabato scorso ed è stata inserita all’interno del progetto “Centoboschi” che ha permesso la realizzazione di un bosco di pianura, contribuendo a dare nuova “linfa” a Boscovecchio. 


FONDAZIONE YVES ROCHER
Grazie alla donazione di 650 piante da parte della Fondazione Yves Rocher, l’associazione Il Tarassaco e il Wwf Rovigo hanno realizzato un bosco dell’estensione di un ettaro nei pressi dell’abitazione di un sostenitore che ha deciso di donare il proprio fondo alla biodiversità locale. 
«Nel corso dell’iniziativa – spiegano gli organizzatori - è stata messa a dimora una siepe plurispecie a doppio filare composta da più di venti essenze arbustive autoctone come ligustrello, perastro, corniolo, sanguinella, salice, rosa canina, acero campestre, carpino bianco e biancospino ed un boschetto di ontano tipico della zona del Boscovecchio. Il sesto d’impianto utilizzato è effettuato su linee curve per evitare l’aspetto artificiale e renderlo il più naturale possibile. Con questo intervento – proseguono i promotori dell’iniziativa - si è voluto creare uno scorcio di verde, ma anche recuperare uno spaccato di paesaggio agreste attraverso la predisposizione di elementi un tempo tipici della pianura come la siepe, ma anche la vigna maritata all’acero campestre. Luoghi della memoria che altrimenti rischierebbero di perdere la loro identità». 
«Abbiamo coinvolto Wwf e Plastic free – aggiunge il presidente dell’associazione Il Tarassaco Matteo Cesaretto – il progetto Centoboschi ha infatti l’obiettivo di ricostruire boschi, recuperare la memoria del paesaggio e promuovere la biodiversità. È stata una bella giornata e il ringraziamento va alla Fondazione Ives Rocher che ci ha donato le piante. Noi ci siamo occupati dell’aspetto progettuale, ma la vera sfida adesso è quella della gestione; speriamo inoltre nella creazione di percorsi didattici per sensibilizzare le future generazioni all’importante tema della biodiversità”. 
L’ALTRA INIZIATIVA


All’iniziativa a Boscovecchio hanno aderito una trentina di volontari di Il Tarassaco e Wwf che, come detto, hanno avuto l’appoggio di una delegazione di Plastic free Badia, la realtà guidata a livello locale da Silvia Farinazzo. «Auspichiamo che questa sia la prima tappa di un fruttuoso rapporto collaborativo, che possa coinvolgere anche gli enti locali per la realizzazione di luoghi a beneficio della comunità», concludono gli organizzatori. Il Tarassaco era stato protagonista a Badia Polesine anche nelle scorse settimane. Nell’occasione precedente ci si era riuniti alla Valle della Buora di Salvaterra dove l’associazione e il Wwf di Rovigo avevano ospitato il tenente colonnello Giovanni Nobili dei carabinieri forestali di Punta Marina, in provincia di Ravenna. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino