Ladri in azione all'atelier sociale: rubati tablet e contanti

L'atelier di inclusione sociale “Tutto un altro futuro” a Badia
BADIA POLESINE - Ladri in azione in via Degli Estensi nello scorso fine settimana. Gli ignoti si sono introdotti nell’atelier di inclusione sociale “Tutto un...

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BADIA POLESINE - Ladri in azione in via Degli Estensi nello scorso fine settimana. Gli ignoti si sono introdotti nell’atelier di inclusione sociale “Tutto un altro futuro” che da qualche anno ha aperto nel cuore di Badia Polesine e di recente ha ampliato il proprio servizio verso la comunità altopolesana accogliendo la ripartenza del Centro sollievo Alzheimer. I danni ad infissi e vetrate non sono apparsi ingenti, ma chi ha agito, approfittando probabilmente dell’oscurità, è riuscito a sottrarre contanti e due tablet, somme e strumenti che si trovavano in quel momento nei locali gestiti dall’associazione Comete in via Degli Estensi. 



LA SCOPERTA 

«Il fatto deve essere successo sabato notte – racconta la vicepresidente dell’associazione e referente del progetto Miriam Enrica Rossi –. Domenica mattina la signora che si occupa delle pulizie ha trovato i locali aperti dopo che la serratura è stata presumibilmente scassinata. Nella prima stanza è stata forzata una cassettina che conteneva 200 euro e ci sono stati sottratti due tablet. Fortunatamente non abbiamo registrato danni particolari all’interno del locale. Un televisore che utilizziamo come monitor è stato lasciato a terra, forse perché troppo ingombrante da portare via, e nell’altra stanza – prosegue Rossi – non ci è stato sottratto nulla, tanto che la fotocopiatrice è rimasta dov’era. Abbiamo rinvenuto della documentazione sparsa a terra; forse cercavano contanti o oggetti di valore, ma noi siamo un’associazione, un ente di volontariato». 

AMAREZZA DOPO L’INTRUSIONE 

Proprio quest’ultimo aspetto è quello che genere maggiore amarezza nella referente dell’atelier di via Degli Estensi che ricorda le finalità sociali di “Tutto un altro futuro”; peculiarità che però non sono bastate a preservarne lo spazio. «Solo il caso ha voluto che ci fossero dei soldi all’interno dei locali, perché i 200 euro erano relativi alle quote 2024 dei soci Comete – sottolinea la vicepresidente dell’associazione –. Chi ha agito ha scelto un luogo che si occupa di inclusione e fragilità, ed è abbastanza chiaro anche per chi passa all’esterno. Da qualche tempo abbiamo anche avviato il Centro sollievo Alzheimer e siamo al servizio dei cittadini che hanno bisogno». 

LA DENUNCIA 

La realtà che si trova in una delle vie più note del centro cittadino, a due passi sia da piazza Vangadizza, sia da piazza Vittorio Emanuele II, non si è comunque data per vinta e, pur dovendo fare la triste conta dei danni, gli esterni si sono presentati nella norma dopo l’intrusione, permettendo di proseguire senza grossi intoppi nel lavoro. 


«La cosa positiva – conclude la referente – è che possiamo continuare l’attività senza particolari problemi, ma abbiamo provveduto subito a presentare denuncia dopo la scoperta dell’accaduto». 
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Il Gazzettino