Tre aggressioni in una settimana: bengalesi nel mirino di una babygang

Per i bengalesi torna l'incubo delle aggressioni razziste. Nel 2015, erano scesi in piazza per manifestare contro una serie di episodi violenti
MESTRE - Tre aggressioni nel giro di una settimana: tutte contro ragazzi bengalesi non ancora o poco più che maggiorenni. Accerchiati e presi a calci e pugni da una banda...

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MESTRE - Tre aggressioni nel giro di una settimana: tutte contro ragazzi bengalesi non ancora o poco più che maggiorenni. Accerchiati e presi a calci e pugni da una banda di adolescenti italiani e stranieri, forse albanesi stando alle dichiarazioni di alcuni testimoni. «Sono assalti di matrice razzista, del tutto gratuiti e violenti, sì come quelli di qualche anno fa. E oggi come allora se le forze dell’ordine non intervengono c’è il rischio che ci sia una reazione da parte dei parenti dei miei connazionali che sono stati picchiati. Io sto facendo il possibile per mantenere la calma, ma non posso garantire per i singoli. E il malessere, lo assicuro, è molto alto e sta crescendo». È preoccupato, e tanto, Kamrul Syed, presidente dell’associazione “Bangla School”, punto di riferimento per l’intera comunità del Bangladesh, fra le più numerose in città.

 
«Siamo circa 8mila in tutto il comune di Venezia, e a Mestre i giovani fra i 14 e i 20 anni sono poco più di 400. Il mio - continua Syed - è un appello anche alle istituzioni: occorre bloccare sul nascere questa ondata di nuova intolleranza a sfondo etnico che può degenerare in scontri cruenti le cui conseguenze è difficile prevedere. Serve assolutamente fermare questa baby gang».
ESCALATION
La “dichiarazione di guerra” la scorsa settimana, mercoledì, in via Colombo verso le 18.30: tre bengalesi sui 17 anni sono alla fermata del tram di via Colombo. Quasi non si rendono conto dell’arrivo di una ventina di coetanei, qualcuno addirittura più piccolo, in maggior parte italiani: vengono circondati e presi a pugni e calci.
Il giorno dopo, il teatro dell’agguato è il parco Piraghetto. Il blitz attorno alle 13.30: i bengalesi sono in due, i picchiatori in sei. Ad avere le peggio, uno dei due asiatici, un 19enne che viene anche rapinato. A dare l’allarme al 113 è l’amico: sul posto arriva una Volante. Forse un aiuto per individuare gli “incursori”, che nel frattempo si sono dileguati, potrebbe giungere dalla visione delle immagini registrate da alcune telecamere installate in zona.

L’ultimo episodio risale a domenica, all’incirca alle 18, in corso del Popolo, all’angolo fra corso del Popolo e via Torino: «I miei tre connazionali fra i 17 e i 19 anni - racconta Syed - erano andati al supermercato. Sono stati affrontati da una ventina di ragazzini. Ancora pugni e calci. Uno ha gridato a una vittima “Guardami bene, se ti ricordi sono quello che ti ha menato anche l’altra volta”. La misura è ormai colma e non si può chiedere sempre a noi di portare pazienza».
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Il Gazzettino