VENEZIA - La città le stava aspettando e sono arrivate: ecco i primi provvedimenti nei confronti della baby gang. Il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto, è...
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Il questore Masciopinto ha firmato per questi ragazzi 10 avvisi orali. Il che significa che ora dovranno fare molta attenzione a chi frequentano: farsi pizzicare in giro con dei pregiudicati, per esempio, sarebbe un guaio, così come farsi trovare in qualche situazione border line, come le tante che si sono verificate in questi mesi tra Venezia e Mestre. Oltre agli avvisi orali, anche un foglio di Via per un giovane trevigiano che non potrà più tornare in laguna, pena l’arresto. Ma la misura più significativa sembra essere la sorveglianza speciale del 18enne di Altobello, quello che da tutti era ritenuto il “boss” della banda mestrina. La sorveglianza impone prescrizioni sugli orari, sui luoghi e le persone da frequentare. Gli verrà consegnato un libretto con tutte le prescrizioni che poi dovrà esibire a ogni controllo di polizia e carabinieri. Violare le prescrizioni e gli obblighi della sorveglianza speciale significa rischiare un arresto da tre mesi a un anno. «Sono un segnale importante - commenta il questore - stiamo parlando di misure particolarmente forti».
Il comitato provinciale, ieri, ha avuto tra i presenti al tavolo anche il procuratore dei minori e il presidente del tribunale dei minori, oltre al sindaco Luigi Brugnaro. Durante il vertice, sono emerse le linee dei questi gruppi composti da minori e qualche maggiorenne, italiani e stranieri, accomunati dalla passione per la violenza. I rappresentanti della magistratura hanno garantito che è in corso inoltre un’indagine, finalizzata ad altre misure, questa volta cautelari. Oltre ai provvedimenti preventivi del questore, durante il comitato il prefetto Vittorio Zappalorto ha stabilito che verranno intensificati ulteriormente i controlli nei locali frequentati da questi ragazzini: inutile dire che chi verrà sorpreso a vendere alcol a minori verrà pesantemente sanzionato. Oltre alla repressione, verrà messa in campo anche l’attività di monitoraggio e analisi del fenomeno della violenza minorile, cercando «un intervento preventivo - spiega la prefettura - nel mondo della scuola e delle famiglie, con iniziative di rieducazione e di carattere sociale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino