Rimprovera i vandali del patronato: parroco aggredito dalla baby gang

La chiesa di San Giorgio a Chirignago e, nel tondo, il parroco don Roberto Trevisiol
CHIRIGNAGO (MESTRE) - Continui vandalismi e incursioni fanno stancare il parroco che interviene e viene picchiato da alcuni ragazzini. È successo a Chirignago, quartiere di...

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CHIRIGNAGO (MESTRE) - Continui vandalismi e incursioni fanno stancare il parroco che interviene e viene picchiato da alcuni ragazzini. È successo a Chirignago, quartiere di Mestre, a don Roberto Trevisiol, sacerdote 69enne nato ad Eraclea e dal 1987 nella chiesa di San Giorgio. Don Roberto racconta tutta la vicenda nei dettagli nel foglio parrocchiale, in un testo intitolato “Poveri noi”: «Questa settimana ho avuto a che fare con le volanti della Polizia più di tutti gli ultimi cinque anni. Mentre ero al campo sono stato avvertito da chi usava il campetto che di notte i giovani vandali ne avevano fatte di tutti i colori rompendo, sporcando, tentando di entrare nella struttura, costruendo con i tavoli una torre per salire sul tetto e salendo mi facendo dei danni alle tegole». Vandalismi che da  tempo vengono a segnalati a Chirignago. «Tornato a casa ho chiamato il 113 per informarli della situazione, ed è stata mandata una pattuglia - continua don Roberto Trevisiol -. Nel tardo pomeriggio, concluse le attività, nel campo sono tornati quegli stessi ragazzi che hanno ricominciato subito con l’opera di devastazione». A quel punto il parroco è intervenuto nei confronti della baby gang: “Ho chiamato fuori i vandali, li ho rimproverati aspramente e, mentre qualcuno chiamava la polizia, ne ho seguito uno, apparentemente il “capo” del gruppo, per non permettergli di dileguarsi. Naturalmente il ragazzo mi insultava perché lo seguivo e a un certo momento, con gli occhi fuori dalle orbite è un ghigno da “straduro”, per incutermi paura mi ha gridato “ma sai che io sono serbo”». 

LA VENDETTA Non è chiaro il motivo per cui tale affermazione dovrebbe in qualche modo spaventare.  Giovedì pomeriggio dalla parrocchia è partito un esposto al commissariato di Marghera. Poche ore dopo il parroco è stato richiamato da alcuni residenti della zona che lo hanno avvisato che c’erano altre ragazze nel campetto che in quell’ora doveva essere chiuso. A quel punto la situazione è degenerata. "Li ho chiamati, rimproverati e uno, il capetto, mi ha colpito con un pugno - racconta il parroco -. Ho chiamato il 113 e ho deciso anche questa volta di seguire il ragazzo per evitare che fuggisse». In via Marovich, una laterale di via Trieste dalla parte di Chirignago e ormai lontani dalla chiesa di San Giorgio, la nuova aggressione: «Mi ha insultato dandomi del “prete pedofilo di m... non rompermi i c...” ma io ho continuato a seguirlo e lui mi ha colpito con due potenti ceffoni che mi hanno rotto gli occhiali facendomi perdere una lente. A quel punto sono arrivati gli agenti, che ringrazio per la loro professionalità, consentendomi di tornare a casa». Per quella zona il Consiglio comunale le minoranze del Partito democratico hanno chiesto più telecamere, segnalando diverse situazioni di degrado e vandalismi, anche se evidentemente la presenza di queste baby gang anche a Chirignago dovrebbe smuovere anche quei servizi sociali “di strada” che sono ormai spariti nel territorio. E don Roberto si chiede: «Com’è possibile che dei ragazzini possano fare quello che vogliono in casa d’altri, offendere e picchiare un parroco settantenne rimanendo impuniti?» Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino