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TREVISO - Chiuso un B&B abusivo in città, scoperto dagli agenti della Polizia locale grazie alle segnalazioni arrivate in comando da alcuni turisti rimasti beffati da un servizio che, sulla carta, si presentava da cinque stelle ma che si è rivelato di livello infimo. Nel mirino è finito un appartamento adibito a B&B di Strada San Bartolomeo, a poca distanza dalla clinica San Camillo, gestito da una donna 58enne di origine albanese. L'attività illegale è stata chiusa, la titolare multata con 2mila euro e segnalata alla Guardia di Finanza per tutti i provvedimenti del caso.
L'INDAGINE
Durante il controllo nulla è risultato in regola: l'attività non era stata denunciata alle Attività Produttive, non aveva i registi in regola e non pagava un euro di tassa di soggiorno.
LA LOTTA
Queste verifiche rientrano nella più ampia lotta all'evasione gestita dall'assessore ai Bilancio Riccardo Barbisan che sta operano su vari fronti, tra cui il pagamento del Canone Unico Patrimoniale relativo alla cartellonistica pubblicitaria presente sui cantieri edili. L'assessorato al Bilancio ha inviato nei giorni scorsi una lettera di sensibilizzazione alle associazioni dei costruttori e agli ordini professionali di architetti, ingegneri e geometri, per informare circa l'attività di verifica sul corretto assolvimento del Canone Unico Patrimoniale relativo alla pubblicità. «La nostra volontà è quella di sensibilizzare i costruttori - spiega Barbisan - con la lettera inviata vogliamo effettuare un'opera di informazione puntuale, facendo affidamento sulla collaborazione degli addetti ai lavori. Prima di sanzionare riteniamo opportuno informare e sensibilizzare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino