​Bed & Breafast abusivo in città: 2mila euro di multa e titolare denunciata

Bed & Breafast abusivo in città: 2mila euro di multa e titolare denunciata - Foto di Engin Akyurt da Pixabay
TREVISO - Chiuso un B&B abusivo in città, scoperto dagli agenti della Polizia locale grazie alle segnalazioni arrivate in comando da alcuni turisti rimasti beffati da...

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TREVISO - Chiuso un B&B abusivo in città, scoperto dagli agenti della Polizia locale grazie alle segnalazioni arrivate in comando da alcuni turisti rimasti beffati da un servizio che, sulla carta, si presentava da cinque stelle ma che si è rivelato di livello infimo. Nel mirino è finito un appartamento adibito a B&B di Strada San Bartolomeo, a poca distanza dalla clinica San Camillo, gestito da una donna 58enne di origine albanese. L'attività illegale è stata chiusa, la titolare multata con 2mila euro e segnalata alla Guardia di Finanza per tutti i provvedimenti del caso.

L'INDAGINE
Durante il controllo nulla è risultato in regola: l'attività non era stata denunciata alle Attività Produttive, non aveva i registi in regola e non pagava un euro di tassa di soggiorno. Ma l'appartamento di una palazzina di Strada San Bartolomeo era stato comunque trasformato in B&B e veniva pubblicizzato regolarmente sui principali siti del settore. A insospettire gli investigatori sono state le tante lamentele arrivate dai turisti delusi per aver pagato cifre attorno ai 100 euro a notte ma senza trovare servizi all'altezza. La pulizia delle stanze lasciava a desiderare, il televisore risultava non sempre funzionante, il bagno in stanza in realtà era un bagno in comune e altri particolari fuori posto. Tutto utile comunque agli agenti per fare un controllo quando la titolare era in casa. E tanto è bastato per scoprire il primo B&B abusivo in città. «Facciamo controlli continui in questo settore - spiega il comandante della Polizia locale Andrea Gallo - visto anche la grande crescita di strutture ricettive in città. Tutte le segnalazioni che riceviamo, sia da residenti ma soprattutto da turisti, le verifichiamo. In questo caso abbiamo trovato varie cose che non andavano e abbiamo quindi multato la titolare dell'attività e denunciato agli organi competenti tra cui il settore Attività Produttive del Comune a cui la titolare avrebbe dovuto pagare la tassa di soggiorno. Il B&B era comunque pubblicizzato normalmente e molto frequentato anche per via della vicinanza al centro. Quando abbiamo fatto i controlli c'è erano all'interno un paio di ospiti».


LA LOTTA


Queste verifiche rientrano nella più ampia lotta all'evasione gestita dall'assessore ai Bilancio Riccardo Barbisan che sta operano su vari fronti, tra cui il pagamento del Canone Unico Patrimoniale relativo alla cartellonistica pubblicitaria presente sui cantieri edili. L'assessorato al Bilancio ha inviato nei giorni scorsi una lettera di sensibilizzazione alle associazioni dei costruttori e agli ordini professionali di architetti, ingegneri e geometri, per informare circa l'attività di verifica sul corretto assolvimento del Canone Unico Patrimoniale relativo alla pubblicità. «La nostra volontà è quella di sensibilizzare i costruttori - spiega Barbisan - con la lettera inviata vogliamo effettuare un'opera di informazione puntuale, facendo affidamento sulla collaborazione degli addetti ai lavori. Prima di sanzionare riteniamo opportuno informare e sensibilizzare». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino