L'avvocato denuncia: «Sono stato aggredito». Il questore: «Non è vero». Rischia la denuncia per procurato allarme

L'avvocato Stefano Barillari
PADOVA - È andato a denunciare alla polizia di essere stato aggredito di notte vicino a piazza Duomo da un branco di giovani, «una ventina». Ma la sua versione...

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PADOVA - È andato a denunciare alla polizia di essere stato aggredito di notte vicino a piazza Duomo da un branco di giovani, «una ventina». Ma la sua versione è stata smentita dalle telecamere della videosorveglianza cittadina, controllate dai poliziotti che stavano indagando sul caso.


Così ora Stefano Barillari, 50 anni, avvocato con studio in piazza Garibaldi, rischia la denuncia per procurato allarme. A darne notizia è stato il questore Isabella Fusiello, che sul tema sicurezza in città, non transige: «Piazza Duomo non è Gotham City. Voglio rassicurare i cittadini. Le immagini di videosorveglianza raccontano altro: sono in corso le indagini».


LA DENUNCIA

Barilleri aveva presentato denuncia assicurando che l'aggressione sarebbe scaturita dopo una spallata. A seguito della comunicazione del questore, commenta: «Procurato allarme? Io che sono prima di tutto un libero cittadino, oltre che un avvocato, ho denunciato il fatto. Ho cinquant'anni, questi bulli non possono pensare di passarla liscia, che possano venirmi addosso e di non chiedermi nemmeno scusa» ribatte l'avvocato Barillari alle dichiarazioni del questore. 
«Non so perchè la dottoressa Fusiello, che non conosco, abbia detto che ho procurato ingiustificatamente allarme. Sono stato steso a terra per aver preteso delle scuse. Stavo rincasando intorno all'una e un quarto tra il 3 e il 4 settembre e tra via Manin e il tabacchino un ragazzo mi ha colpito una spalla venendomi addosso. Gli ho detto che poteva almeno chiedermi scusa. Mi ha risposto che non dovevo rompere che ero ubriaco. Ma non ero per nulla alterato. Ho detto loro di non fare i bulli. L'ultimo era un gigante, mi ha steso a terra. A quel punto ho chiamato i carabinieri, poi ho chiamato l'ambulanza, poi tutti i miei amici e i parenti. Mia sorella col suo compagno era in piazza dei Signori e mi ha raggiunto. Me ne sono andato solo quando sono stato caricato su dall'ambulanza alle 2.40. Sono anche svenuto». 
L'avvocato riferisce anche di aver riportato dei traumi: «Il costato non è rotto, ma mi fa male, la mandibola mi fa male, le braccia hanno dei lividi, ho sbattuto la testa». 
«La denuncia l'ho fatta - chiude - non so se procederò verso questi ragazzini, ascolterò il consiglio del mio legale Pietro Someda.


LE INDAGINI

Il questore Fusiello, però, sulla questione non transige: «Che Padova sia sicura è un dato di fatto. Lo dicono i dati, visto che di notte non ci sono borseggi, non ci sono molestie. Anche io mi ritrovo a passeggiare sola, dopo le undici di sera, anche con delle amiche che vivono in città». 
«Specifico che non ho scorte, non ho tutele - continua - E dico che non sono mai stata molestata, tanto meno ho avuto esperienze di fastidi procurati da soggetti che vivono nell'illegalità». 
Dopo questa precisazione, pur senza anticipare altri elementi, visto che l'attività d'indagine sulla vicenda è ancora in corso, il questore ha seriamente messo in discussione la versione di Barillari.
I giovani coinvolti nella vicenda non sarebbero stati venti e, inoltre, le immagini farebbero escludere un'aggressione da parte del professionista che semmai avrebbe invece agito per primo. 
Fusiello evidenzia che «la denuncia presentata dall'avvocato non corrisponde in molti punti alla reale situazione registrata dalle telecamere di sorveglianza della zona».


Per questo motivo il caso ora è stato sottoposto all'autorità giudiziaria che, a conclusione delle indagini, potrebbe far partire una denuncia per procurato allarme all'indirizzo dei Barillari.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino