L'avvocato del bandito: «Ucciso dal benzinaio mentre fuggiva»

L'avvocato del bandito: «Ucciso dal benzinaio mentre fuggiva»
Non si è risparmiato Francesco Murgia, legale della famiglia di Albano Cassol, il rapinatore ucciso a Ponte di Nanto. Intervenuto alla trasmissione radiofonica La Zanzara su...

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Non si è risparmiato Francesco Murgia, legale della famiglia di Albano Cassol, il rapinatore ucciso a Ponte di Nanto. Intervenuto alla trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio24, l'avvocato ha affermato che il benzinaio aveva un'arma molto potente e pericolosa e che, se non fosse intervenuto, probabilmente non ci sarebbe stato alcun morto.




«Se saranno accertate le responsabilità di Stacchio, è giusto chiedere un risarcimento. Ma solo dopo - ha dichiarato Murgia - L’inchiesta su Stacchio è legittima perché ci sono molti dubbi». L'avvocato ha chiarito il suo pensiero: «Al momento abbiamo solo una certezza. Una persona, Cassol, è morta dopo essere stata colpita da un’arma molto potente. E’ stato colpito alle gambe da una sola pallottola che gli ha portato via una massa importante di gamba». Quanto alla tesi che il benzinaio avrebbe mirato alle gambe e sparato per difendersi, mentre i rapinatori gli sparavano contro, il legale ha osservato: «Questo è quello che ha detto il benzinaio. Alle gambe, sì, ma con un colpo potente da decine di metri».



Domanda diretta dei conduttori: ha sbagliato a intervenire il benzinaio? «Nessuno stava nella sua testa e quindi la percezione che lui ha avuto non la possiamo conoscere. Però in quel momento i rapinatori stavano cercando di andarsene. Un rapinatore era chiuso nella bussola, è scattato l’allarme e i suoi complici hanno tentato di farlo fuggire». Nuova domanda: vuole dire che se non fosse intervenuto il benzinaio non sarebbe morto nessuno?: «Questo è possibile, sì».



«L’inchiesta su Stacchio – ha sostenuto l’avvocato dei Cassol – è legittima, in Italia non ci si fa giustizia da soli. Sulla dinamica ci sono ancora molti dubbi. E’ una questione di civiltà, anche la polizia deve rispondere dell’uso delle armi... Figuriamoci se una persona privata che è possessore di un’arma molto potente, molto pericolosa…».



Intanto oggi, alle 14.30 ad Altivole, avrà luogo il funerale di Albano Cassol, il 41enne morto durante la rapina. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino