Animali selvatici. Sciacallo dorato sulla dorsale del Montello: «Avvistato a Biadene, l'habitat è ideale: c'è una coppia che ormai vive stabilmente nei nostri boschi»

Uno sciacallo dorato come quello avvistato sulla dorsale del Montello
MONTEBELLUNA (TREVISO) - Una coppia di sciacalli dorati sulla dorsale del Montello. Nel primo pomeriggio di giovedì un evento insolito ha catturato l'attenzione di...

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MONTEBELLUNA (TREVISO) - Una coppia di sciacalli dorati sulla dorsale del Montello. Nel primo pomeriggio di giovedì un evento insolito ha catturato l'attenzione di alcuni montebellunesi, tanto che l’episodio è subito diventato virale nei social. A scatenare i commenti degli utenti è stato l’avvistamento di uno sciacallo dorato la cui presenza ha subito generato grande interesse sia tra i residenti che tra gli esperti di fauna selvatica.

HABITAT IDEALE

Inizialmente scambiato per un lupo, l’animale è stato ben presto riconosciuto come membro di una coppia di sciacalli dorati che di recente ha deciso di stanziare nel territorio della frazione di Biadene. «Ieri è stato avvistato un esemplare vicino al nostro locale, nello specifico lungo la dorsale del Montello - raccontano i titolari dell’Osteria Al Cavallo, antico locale dI Via Bongioanni Emilio - E' circa un mesetto che questa coppia di sciacalli si aggira nei paraggi. Non hanno però mai creato problemi e ormai pare siano pure stanziali. Evidentemente qui si trovano bene e non si sentono in pericolo». Originari del Nordafrica e dell'Asia centrale, gli sciacalli dorati sono delle rarità nell’Europa centro occidentale, anche se nell’Italia settentrionale i loro avvistamenti sono oggi decisamente in aumento rispetto al passato. «Si tratta di una specie che in Veneto è arrivata a inizio anni ’80 dalla Slovenia e dalla Croazia, passando dal Friuli dove adesso si contano molti esemplari -spiega Francesco Mezzavilla, noto naturalista trevigiano e membro del Citam (Commissione interregionale tutela ambiente montano) - Negli ultimi anni i loro avvistamenti sono aumentati anche perché, a parte il lupo, non hanno predatori e non vengono più cacciati come un tempo. Purtroppo, però, spesso se ne parla più per il fatto che vengono investiti dalle auto e lasciati esanimi a bordo strada dove poi vengono raccolti».

PAURE INGIUSTIFICATE

Di fatto innocui per l’essere umano, in quanto intimiditi dalla sua presenza, gli sciacalli ancora oggi vengono scambiati sia per lupi che volpi, scatenando così sentimenti di paura in chi li avvista. «Sono predatori affascinanti, soprattutto per la colorazione particolare del loro mantello, ma non c’è da preoccuparsi -sottolinea Mezzavilla- A differenza del lupo e della volpe, infatti, hanno una dieta differente che si caratterizza soprattutto di carcasse di animali come i topi, o di rifiuti, motivo per il quale si avvicinano spesso alle discariche. In generale, però, si tratta di un animale abbastanza schivo». Dal Veneto gli sciacalli dorati si stanno da tempo espandendo a sud verso Toscana e Lazio e a nordovest verso Piemonte, Svizzera e Francia. Nella Marca gruppi stanziali sono stati registrati nel vittoriese, nei pressi del Pizzoc, e lungo le pendici del Montello, due zone dove è sostanzialmente assente il lupo del Cansiglio. «In passato si sono visti esemplari anche alle sorgenti del Sile e alle cave di Paese, ma probabilmente erano solo di passaggio -conclude Mezzavilla- Avvistarli non è comunque né facile né comune, ma se qualcuno fosse interessato a vederne uno dal vivo, a breve ne verrà posizionato uno tassidermizzato nel Museo naturalistico Giovanni Zanardo in Pian del Cansiglio dove si trova anche il primo esemplare di gatto selvatico scoperto nelle nostre zone».

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Il Gazzettino