«Ci stanno africanizzando», Zaia attire le ire del quotidiano dei vescovi

Zaia tra i residenti a Quinto
CITTÀ DEL VATICANO - «Al Veneto serve un governatore non un attivista». Con queste parole il quotidiano dei vescovi...

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CITTÀ DEL VATICANO - «Al Veneto serve un governatore non un attivista».


Con queste parole il quotidiano dei vescovi Avvenire, critica duramente il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, per essersi schierato con i residenti di Quinto di Treviso, dove non si placa la protesta contro l'arrivo di un centinaio di profughi in alcuni appartamenti di un residence.

«Pare che il governatore del Veneto si senta ancora in campagna elettorale», scrive il giornale della Cei in un «Secondo noi», corsivo non firmato che esprime la linea della direzione.

«Anche ieri non ha contribuito ad abbassare la tensione - anzi - andando a solidarizzare con i cittadini di Quinto che sono arrivati a bruciare materassi per impedire l'arrivo di un gruppo profughi negli appartamenti sfitti di un residence», prosegue. «Gravi anche le sue recenti dichiarazioni - commenta Avvenire -: prima ha detto che non ha visto migranti che hanno sofferto fame e privazioni, ieri ha aggiunto che il governo sta africanizzando il Veneto. Tanto gravi da rendere inascoltabili alcune buone ragioni di dissenso, ovvero l'inadeguatezza di luoghi scelti in fretta e spesso senza badare al contesto». «Aizzare il fuoco della protesta può condurre in territori pericolosi - conclude il giornale dei vescovi -. Non serve al Veneto questa ondata di intolleranza, Zaia sa essere responsabile: sia governatore, non attivista di partito
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Il Gazzettino