L'autovelox si sposta di appena 300 metri: automobilisti nel "panico"

Il telelaser passa da via Righi alla rampa per via Torino
MESTRE - Si è spostato di appena 300 metri, ma tanto è bastato per creare il panico tra gli automobilisti: solo in mattinata, al centralino della polizia locale,...

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MESTRE - Si è spostato di appena 300 metri, ma tanto è bastato per creare il panico tra gli automobilisti: solo in mattinata, al centralino della polizia locale, sono arrivate oltre una cinquantina di chiamate. Stiamo parlando di uno dei tre autovelox che accompagnano il collegamento tra Mestre e Venezia, dal Ponte a via della Libertà. Il box in questione è quello (solitamente) posizionato all’altezza di via Righi in direzione Mestre: per lasciare spazio ai lavori che rivoluzioneranno la viabilità dell’area, in quel punto, è stato appunto spostato a cinque metri dalla rampa per via Torino.


 «Abbiamo ricevuto decine di telefonate - conferma il comandante generale della polizia locale, Marco Agostini - di persone preoccupate. Va precisato, comunque, che al momento il “nuovo” autovelox non è attivo. Dobbiamo procedere prima a tutta una serie di verifiche di registrazione, solo in una seconda fase verrà fatta una campagna di informazione e, infine, verrà attivato». Il perché quel velox sia, effettivamente, uno spauracchio per gli automobilisti è presto spiegato anche dai numeri: mediamente, infatti, il telelaser fisso di via Righi registra 250 multe al giorno. «Di cui però - precisa Agostini - il 90 per cento sono sanzioni prima fascia, chi cioè supera di poco il limite e quindi l’importo è intorno ai 28 euro. C’è poi un rimanente 10 per cento che, però, corre decisamente troppo, e quindi qui il corpo della multa è destinato ad aumentare». Non è un segreto che i velox sul ponte della Libertà siano i più prolifici del Comune di Venezia. La gran parte delle multe, infatti, viene proprio da qui. Certo, è una questione di numeri, legati ovviamente al traffico importante di chi, ogni giorno, percorre la tratta tra il centro storico e la terraferma. Quelle statistiche, però, vanno anche rapportate alla tipologia di automobilisti che percorre il Ponte: gli utenti “nuovi”, considerando le centinaia di turisti, sono ovviamente più esposti al rischio di pendolari e residenti. 


Il progetto viario della zona, tra via Torino e il Ponte, è imponente: si parla di un appalto da 14 milioni di euro per un cantiere che durerà almeno tre anni. Una volta demolite le rampe e liberato lo spazio occupato dal cantiere, l’asse della Sr11 verrà spostato a fianco della linea ferroviaria consentendo in questo modo di liberare spazio sul versante sud di via della Libertà e permettendo così la prosecuzione delle opere in corso che includono la prevista galleria artificiale. Finita la galleria, l’asse della strada passerà sul lato sud liberando lo spazio necessario a realizzare il grande viadotto che scavalcherà la rotatoria a raso prevista nell’area affianco al Vega. Una volta completato il viadotto, tutto il traffico sarà spostato in quota sul nuovo manufatto, consentendo la prosecuzione dei lavori di costruzione della nuova rotonda.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino