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CROCETTA DEL MONTELLO (TREVISO) - «Daremo battaglia sull'autovelox». Il primo cittadino di Crocetta Marianella Tormena non ha alcuna intenzione di lasciar perdere dopo che il Giudice di pace ha annullato la multa inflitta a una cittadina di Cornuda con un autovelox posizionato in via Feltrina a Crocetta.
IL MOTIVO
La motivazione dell'annullamento è stata legata al fatto che lo strumento risulterebbe "autorizzato" dal Ministero e non "omologato". «Su tale aspetto -racconta la Tormena- anche i giudici di pace di Treviso sono divisi fra il sì e il no.
IL CASO
Più in generale, sulla guerra dell'autovelox sollevata, per primo, proprio dal sindaco di Cornuda Claudio Sartor, la Tormena afferma: «I vigili di Crocetta lavorano sul loro territorio, in un luogo in cui si sono verificati incidenti anche gravi, in nome della sicurezza stradale, non certo per fare cassa. Inoltre, non occupano sempre lo stesso punto, ma si spostano. Del resto, la legge ci obbliga a investire nella viabilità le somme ricavate dalle multe. Quindi, i soldi tornano in strada». Sul tema, però, non mancano le polemiche. Al riguardo, interviene anche Fausto Bosa, presidente di Confartigianato, sempre al volante per lavoro. «Lavorando sulla strada sono troppo di parte -dice- Tuttavia sono convinto che non si faccia sicurezza stradale con gli autovelox si fa solo cassa per i Comuni e gli utenti più tartassati sono i residenti o il traffico di prossimità. Lo ho scritto anche al sindaco di Altivole». Qui da un mese circa è arrivato un autovelox fisso simile a quello di Borso. «Ad Altivole prima o poi metterò la multa. A Borso l'ho già presa, ma la prossima volta che mi capiterà farò ricorso. Di lì passo al minimo quattro volte al giorno. Ci scapperà che qualche volta superi i limiti; transito di lì anche alle due, alle tre, alle quattro del mattino, quando non c'è anima viva. Sfido chiunque ad andar via a cinquanta all'ora. Non è facile». (lb) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino