Autovelox di Cadoneghe: multe annullate (e il Comune dovrà anche pagare le spese)

Autovelox di Cadoneghe: multe annullate
Autovelox irregolare di Cadoneghe, il giudice conferma l'annullamento delle due sanzioni a carico di una cittadina di Ballò e condanna l'amministrazione del comune...

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Autovelox irregolare di Cadoneghe, il giudice conferma l'annullamento delle due sanzioni a carico di una cittadina di Ballò e condanna l'amministrazione del comune padovano al pagamento delle spese processuali. Dopo la sospensione del pagamento delle sanzioni ottenuta nei mesi scorsi, multe prese sulla ormai nota strada provinciale 307 a Cadoneghe, nella direzione Castelfranco-Padova, il giudice ha dato ragione alla automobilista di Mirano che non dovrà quindi pagare le multe.

Nel luglio scorso la residente di Ballò, come tanti altri automobilisti, aveva preso due pesanti sanzioni passando per il famigerato autovelox, che non appena installato nel giro di un mese aveva rilevato 24mila multe per le quali erano stati poi indagati comandante dei vigili e un agente. «É sempre stato evidente per noi che fosse un dispositivo posizionato senza consentire agli utenti adeguata informazione - spiega l'avvocato Stefano Tigani che, insieme al collega Piero Coluccio, ha seguito il caso -. L'autovelox aveva generato decine di migliaia di sanzioni in così poco tempo che non poteva essere certo regolare. Il provvedimento di sospensione lo aveva confermato, e questa sentenza ha definitivamente messo fine alla vicenda» racconta l'avvocato.


«Il giudice, prima di decidere nel merito, aveva chiesto la sospensione del provvedimento e quindi del pagamento, in modo da poter valutare al meglio la questione. Se non fosse stata approvata la sospensione la signora avrebbe dovuto comunque pagare la multa, ma la sentenza ha confermato l'annullamento di tutte e due sanzioni dando pienamente ragione a noi». A tal proposito, però, la sentenza è andata ben oltre. Il Comune di Cadoneghe, infatti, aveva deciso di costituirsi parte civile sostenendo che le multe fossero regolari "ma la tesi da loro avanzata non è stata accolta e il Comune sarà dunque costretto a pagare anche le spese processuali - sottolinea l'avvocato Tigani -. Se non si fossero costituiti in giudizio sostenendo la bontà della multa, non avrebbero dovuto pagare. E invece ora dovranno anche sostenere le spese. Siamo quindi molto soddisfatti di come sia andata a finire, devo dire che comunque era talmente evidente l'irregolarità che non lasciava spazio ad altra soluzione».


Su questa vicenda, ora rimane aperta la questione del procedimento penale a carico del comandante dei vigili e di un agente che dovranno presentarsi davanti al Giudice di pace del Tribunale di Padova. «In quella sede ho ricevuto mandato da alcune persone per costituirsi parte civile in quanto ci sono alcuni automobilisti che, non avendo fatto ricorso, avevano già pagato la multa - conclude Tigani -. Io credo, ad oggi, che si potranno chiedere i danni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino