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CADONEGHE (PADOVA) - Sono 293 le pagine delle determina comunale con l’elenco delle prime 17 mila sanzioni annullate. Lo dichiara il sindaco Marco Schiesaro: «Abbiamo prodotto la prima determina che sarà pubblicata e che dà il via al primo blocco di annullamento. E procederemo così per tutte le altre fino ad arrivare alle 58 mila emesse». Il blocco di multe comprende i verbali dal numero 43250E al numero 60344E, per un totale di 17.094 verbali. «Sulla vicenda velox la verità è una – prosegue Schiesaro - l’autotutela doverosa dopo settimane di lavoro silenzioso alla ricerca della verità tra mille difficoltà e collaborazione pari a zero di chi ricopriva l’incarico di responsabile della Polizia locale. Mi sono rimboccato le maniche e mi sono arrangiato. E poi c’è tutto il resto che sta emergendo e che mette nero su bianco cosa è accaduto, ma soprattutto cosa ho dovuto passare, subire, in silenzio, in questi mesi, per ristabilire giustizia e verità».
L'inchiesta
Il primo cittadino si riferisce alla notizia della conclusione delle indagini preliminari da parte del pubblico ministero Benedetto Roberti. La notifica è arrivata nel tardo pomeriggio di giovedì ai legali dei due indagati, l’ex comandate facente funzione Giampietro Moro e l’agente Mattia Ferracin, sospettati entrambi di falso ideologico per aver accelerato la messa in funzione dell’autovelox sulla Sr 307. Solo Per Moro la Procura contesta anche il reato di tentata concussione. I due indagati, infatti, avrebbero volontariamente omesso alcuni passaggi obbligatori relativi alla fase di collaudo prima di attivare i due rilevatori. Sembra anche che il pm abbia accertato elementi tali da far escludere la richiesta di archiviazione. Non solo. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari indicherebbe la presenza di un disegno criminoso atto a danneggiare l’immagine del sindaco. Addirittura ci sarebbero riferimenti ad alcuni atti falsi retrodatati al 21 giugno del 2023, ovvero due giorni prima dell’accensione dei velox. «Per settimane ho subìto angherie e insulti – dice ancora Schiesaro - pur sapendo cos’era accaduto, non potevo dire nulla perché le indagini erano in corso. Ora finalmente è venuto alla luce tutta la macchinazione di cui sono stato vittima, e con me tutte le migliaia di multati. É tutto fatto ad arte e per ripicca, per avergli negato una promozione che non poteva essere concessa per mancanza di requisiti fondamentali. Quando ho saputo, a metà agosto, cos’era accaduto, sono stato io a recarmi dai carabinieri e a fare denuncia. E da qui l’avvio delle indagini della Procura. Credo che al processo mi costituirò parte civile per onorare l’immagine del Comune e dei suoi cittadini che, come me, non si meritano quello che è successo».
Ieri ha rotto il silenzio per la prima volta l’ex comandante Moro: «Trovo molto singolare che chi ha denunciato un proprio dipendente usi un atto interlocutorio per scagliarsi contro chi gli era sottoposto.
Nuovo attacco
Sul fronte delle minoranze, i consiglieri comunali di “Alleanza Cadoneghe 2024”, dichiarano che «Un sindaco dispone di adeguati strumenti per arginare l’indisciplina e lo strapotere dei suoi dirigenti, eppure nulla di tutto questo è stato fatto. E arriviamo allo show del 28 novembre dove con grande enfasi si annuncia l’annullamento di tutte le 58 mila multe, e viene fornito un modulo, dove sono i multati a dover chiedere l’annullamento in autotutela, non automatico e motivato come dovrebbe essere».
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