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PORDENONE-UDINE - Evidentemente non bastava la Crisi di Suez, che sta costringendo centinaia di navi portacontainer a circumnavigare l'Africa per evitare gli attacchi continui portati dai ribelli yemeniti Houthi ai vascelli. Il Friuli Venezia Giulia dal punto di vista della movimentazione delle merci si trova improvvisamente di fronte a un secondo problema. E a scendere in campo è pronto direttamente il presidente Massimiliano Fedriga, che ha già contattato sul tema il governo Meloni e allo stesso tempo sta dialogando con le massime autorità del Lander austriaco della Carinzia. L'Austria, infatti, ha disposto il divieto di percorrenza dell'autostrada dei Tauri (quella che porta da Villach a Salisburgo, quindi alle porte della Baviera in Germania) ai mezzi pesanti durante tutto il fine settimana. Un "no" che però vale solamente per i tir esteri e non per quelli di Vienna. E per il Friuli Venezia Giulia è un bel problema logistico, proprio quando il trasporto via terra è diventato il "salvagente" in concomitanza con la Crisi di Suez.
LA MISURA
L'autostrada A10 dei Tauri deve affrontare una lunga stagione di lavori di miglioramento dell'infrastruttura. In particolare i cantieri riguardano uno dei due lunghi tunnel a pagamento che si trovano al confine tra i Lander della Carinzia e del Salisburghese, a metà strada tra Villach e Salisburgo. È per questo che il governo di Vienna ha limitato il transito dei mezzi pesanti il sabato e la domenica. «Ma in un momento come questo - ha spiegato l'assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante - per noi la decisione rappresenta un grosso problema.
LA RISPOSTA
Il quadro è estremamente complicato. Sì, perché l'altra grande porta che mette in comunicazione il Nordest con l'Austria e quindi con la Germania e l'autostrada A22 del Brennero. Ma proprio al Brennero il trasporto delle merci su gomma deve convivere ormai dalla seconda fase della pandemia con una serie di limiti alla circolazione imposti sempre dal governo di Vienna. Limiti che avevano portato tanti tir a scegliere le strade di confine del Friuli Venezia Giulia per passare la frontiera verso Nord. «Dobbiamo assolutamente trovare una mediazione - illustra sempre Cristina Amirante -, che può anche voler dire un divieto esteso solamente ad uno dei due giorni che compongono il fine settimana. La decisione attuale danneggia i nostri trasporti e l'economia». Ecco perché sono già partiti i colloqui ufficiali tra la Regione e Roma, affinché il governo Meloni possa "citofonare" a Vienna e trovare almeno una mezza soluzione. Nel frattempo il presidente Fedriga si è attivato con la controparte carinziana.
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Il Gazzettino