BELLUNO Cinque ore di viaggio, code chilometriche anche in autostrada, per rientrare nel Trevigiano dopo una giornata di montagna in Cadore. A questo prezzo anche «uno che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UNA SOLA CORSIA
Da due anni a questa parte, periodicamente, si viaggia su un'unica corsia in alcune gallerie che si trovano nel tratto dopo Vittorio Veneto sud fino a Belluno: i tunnel a rotazione si trasformano a doppio senso di marcia, compresa la lunga Cave, che conta quasi 4mila metri. Proprio questa galleria è soggetta in questo periodo a ispezioni di Autostrade. Si tratta di un piano condiviso con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti scattato dopo il lockdown e che va portato a termine entro metà luglio. Fino ad allora i disagi saranno assicurati, ma ormai i bellunesi e i pendolari della montagna non credono più che questo eterno cantiere abbia una fine: sanno che poi spunterà ancora qualcosa che renderà per l'ennesima volta l'A27 un percorso ad ostacoli. Ormai sono 2 anni che va così, con un'estate da incubo anche nel 2019.
LA LETTERA
Ma se l'anno scorso il Bellunese se lo poteva permettere, ora dopo l'emergenza e la lenta ripartenza e la crisi per tutti, no. È per questo che il presidente della provincia di Belluno, Roberto Padrin, ha scritto ad Autostrade per l'Italia. «Le code viste domenica in A27 non dovranno più ripetersi durante la stagione estiva - ha detto il presidente -. Ne va dello sviluppo turistico della nostra montagna». «Sono anni che il tratto di autostrada tra Belluno e Conegliano -prosegue - è costantemente sottoposto a cantieri fantasma, in cui vediamo restringimenti di carreggiata, ma nessun mezzo e nessun operaio al lavoro. Non possiamo permettercelo. Mi metto nei panni del turista che dopo una giornata di relax deve sorbirsi ore e ore di auto per coprire pochi chilometri, prima lungo la Alemagna, poi anche sulla A27. Il rischio è che scelga di non tornare più tra le Dolomiti bellunesi, se le condizioni rimangono queste. Tutto questo è non solo disastroso ma anche intollerabile. Scriverò alla Società Autostrade per fare chiarezza e superare questa situazione. Delle due l'una: o la A27 è un servizio autostradale vero, oppure venga eliminato il pedaggio».
AUTOSTRADE
È iniziato l'8 giugno scorso sulla A27 Venezia-Belluno il piano di ispezioni delle gallerie. Le squadre di operai sono state potenziate e lavorano 24 ore sui 24: vengono impegnati circa 50 tecnici e 10 piattaforme, oltre a tutti gli altri mezzi funzionali alla gestione della segnaletica stradale. Non è stato possibile iniziare nel periodo di lockdown, perché l'esigenza si è presentata successivamente. «L'attività di ispezione in corso - spiegano - è stata avviata ad integrazione della prima fase del piano dei controlli di sicurezza attivato lo scorso gennaio su tutte le 587 gallerie della rete. La seconda fase integrerà l'ispezione con perforazioni, videoispezioni, prelievi di materiale a test di laboratorio e consentirà la definizione di eventuali ulteriori interventi manutentivi straordinari ritenuti necessari». Nella galleria Monte Baldo, situata nel tratto tra Vittorio Sud e Vittorio Nord, durante le ispezioni avviate nel fornice sud è stata rilevata la necessità di ulteriori approfondimenti, tuttora in corso, e quindi le attività proseguiranno. Nel fornice nord della galleria Cave, tra Fadalto e la barriera di Belluno, invece, stanno per concludersi lavori di manutenzione avviati in seguito alle attività di ispezione e la riapertura al traffico è prevista per i primi giorni di questa settimana. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino