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VENEZIA - Il Consiglio comunale di Venezia, con una mozione, boccia l'istituzione dell'Autorità per la Laguna varata ad agosto dal Governo inserendola tra i provvedimenti per l'emergenza Covid. Sono stati 24 i voti favorevoli, 12 contrari ed un astenuto. La mozione, proposta dalla maggioranza (due delle opposizioni non sono passate) punta al rilancio di Venezia, spingendo come già un simile documento votato all'unanimità la scorsa settimana, al rilancio della Legge speciale di Venezia con un finanziamento di 150 milioni di euro per 10 anni. Nello specifico, rispetto, ad una settimana fa il tema centrale era la riappropriazione della gestione della laguna rispetto all'accentramento governativo.
Tra gli altri argomenti della mozione, il rilancio del Porto come nodo centrale per il lavoro in città nel pieno rispetto dell'ambiente lagunare, con lo stop alle cosiddette Grandi navi in laguna da spostare su Marghera attraverso la bocca di porto di Malamocco, il completamento del Mose con la cosiddetta conca di navigazione da utilizzare a barriere alzate per il passaggio delle navi così come la pulizia dei canali. «L'istituzione dell'Autorità per la Laguna avvenuta con il Decreto Agosto all'interno di un provvedimento per la pandemia da Covid-19, senza che nessun componente istituzionale della città ne fosse stata anche solo informato, è l'esempio più evidente di ciò che non è più tollerabilè è il passaggio chiave del lungo documento che per punti tocca gli aspetti principali che servono per fare rialzare una città - ha detto il sindaco Luigi Brugnaro - che oggi è in ginocchio e dimenticata».
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