Autonomia Veneto, la via di Zaia: «Il Parlamento discuta una pre-intesa»

Autonomia Veneto, la via di Zaia: «Il Parlamento discuta una pre-intesa»
VENEZIA - «Autonomia del Veneto, si potrebbe tranquillamente firmare una pre-intesa subito con il governo, incardinarla nella discussione parlamentare, dopo di che acquisire...

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VENEZIA - «Autonomia del Veneto, si potrebbe tranquillamente firmare una pre-intesa subito con il governo, incardinarla nella discussione parlamentare, dopo di che acquisire osservazioni, considerazioni e mozioni e cercare di accogliere tutto quello che è accoglibile e poi formulare una intesa che poi verrà inviata per il sì o per il no. Oggi chiediamo ufficialmente che si incardini il provvedimento in discussione al Parlamento». Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia al termine della sua audizione alla Commissione Parlamentare per l'attuazione del federalismo fiscale.


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La proposta di Zaia accoglie le richieste, venute anche dal Quirinale, per una procedura che preveda un vero coinvolgimento del Parlamento nell'approvazione della legge di conferimento alle Regioni di maggiore autonomia. Con la procedura Zaia, il Parlamento potrebbe liberamente discutere la pre-intesa, e successivamente governo e Regioni dovrebbero modificarla sulla base delle osservazioni emerse in aula e infine sottoporre l'intesa al definitivo voto in Parlamento, che però a questo punto potrebbe solo esprimersi in senso favorevole o contrario, senza poter più modificare il testo.


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Nel merito dell'intesa, Zaia in audizione alla Camera ha tenuto il punto, non rinunciando alle richieste di avere le competenze anche in materia scolastica ed ambientale, d'altronde previste dalla Costituzione, sulle quali vi sono resistenze da parte dei rispettivi ministeri. 


«Anche sulla scuola abbiamo necessità di essere partecipi a questa sfida.  Non capiamo per quale motivo siamo titolati ad occuparci della sanità di 5 milioni di veneti, e lo facciamo in maniera assolutamente virtuosa e siamo la regione di riferimento nazionale, e poi ci viene detto che per una pratica ambientale dobbiamo rivolgerci a Roma e non possiamo farla noi» ha detto Zaia, ribadendo che il Veneto intende «nel rispetto dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, partecipare alle funzioni di governo del sistema educativo/formativo», soprattutto sul versante delle assunzioni». Zaia ha fornito alcuni dati: nel Veneto nel 2018/2019 attualmente i Dirigenti Scolastici titolari sono 336 per 600 scuole e 264 di questi ricoprono anche l'incarico di reggente presso un secondo istituto, con «evidenti pesanti ricadute sulla qualità del servizio erogato». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino