«Le multe alle auto tedesche discriminano tutti i gelatieri», il giudice cancella la sanzione di 712 euro

Multati perchè con un'auto straniera
BELLUNO - «Multe ai gelatieri zoldani con auto tedesche: sarebbe discriminazione». In 12 pagine di sentenza il giudice di pace di Belluno, Fabrizio Schioppa, ha...

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BELLUNO - «Multe ai gelatieri zoldani con auto tedesche: sarebbe discriminazione». In 12 pagine di sentenza il giudice di pace di Belluno, Fabrizio Schioppa, ha risolto la questione delle targhe straniere dei lavoratori stagionali che rientrano in patria sulla loro vettura immatricolata in Germania. Il giudice ha cancellato la multa a un giovane zoldano, terza generazione di gelatieri residente a Dislaken, che per una questione di principio era andato fino in fondo. Il giovane aveva impugnato la sanzione che era scattata dopo un controllo dei carabinieri bellunesi l’8 gennaio 2019. Avrebbe dovuto pagare 712 euro e la norma prevede anche il sequestro dell’auto, non scattato in questo caso. Si è affidato all’avvocato Pierluigi Cesa di Borgo Valbelluna, e ha vinto. Una vittoria simbolica che segna un precedente per tutti gli altri gelatieri: il decreto sicurezza di Salvini sulle targhe straniere non si applica a loro. 

IL CASO
Le modifiche al Codice della Strada, introdotte dal Decreto Sicurezza, vietano ai residenti in Italia da almeno 60 giorni di circolare con mezzi immatricolati all’estero. Possono farlo, invece, gli iscritti all’Aire. Ma se uno si iscrive all’Anagrafe dei residenti all’estero verrà cancellato dall’anagrafe sanitaria e finirà per dover pagare anche Imu seconda casa sull’abitazione di residenza in Italia. Una discriminazione secondo il giudice Schioppa. Ma la legge tedesca impone a una persona che lavora in Germania di acquisire la residenza in quel paese. Una scelta inevitabile per i gelatieri, che poi sono costretti a immatricolare la loro auto lì, vivendoci per più di sei mesi. «Questi cittadini - afferma il giudice Schioppa - tornando in Italia nei mesi in cui è sospeso il lavoro stagionale, sarebbero costretti ad immatricolare il proprio mezzo in Italia e poi a immatricolarlo di nuovo in Germania. Questa situazione sarebbe discriminatoria e non corrispondente a giustizia». 
I DIRITTI

Ma sono soprattutto le leggi europee di libera circolazione dei lavoratori subordinati che inducono il giudice a cancellare la multa. Schioppa sottolinea anche come la legge, pur con intenti meritevoli è venuta a creare «non poche difficoltà ai cittadini italiani che lavorano in Germania come lavoratori stagionali e in particolare ai gelatieri bellunesi». Alla fine pur accogliendo il ricorso del giovane gelatiere zoldano il giudice compensa però le spese, per la complessità interpretativa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino