Banda dei ricambi: tre auto saccheggiate in una notte, nel mirino Porsche e Bmw. La rabbia di una vittima: «Comprata nuova 7 giorni fa»

La Porsche saccheggiata a Roncade
RONCADE - Auto depredate di fanali, paraurti e airbag: tornano in azione le bande specializzate nei furti di componentistica. Nella notte tra mercoledì e giovedì...

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RONCADE - Auto depredate di fanali, paraurti e airbag: tornano in azione le bande specializzate nei furti di componentistica. Nella notte tra mercoledì e giovedì diverse vetture di lusso sono finite nel mirino. Tra cui una Porsche e due Bmw parcheggiate lungo la strada, in centro a Roncade. I proprietari hanno fatto l’amara scoperta soltanto ieri mattina, quando hanno trovato i finestrini rotti, i paraurti divelti e delle cavità al posto dei fanali. Qualcuno lì su due piedi ha pensato a un vandalismo. Salvo poi rendersi conto di essere caduti vittima di una razzia mirata alle auto di alta fascia. Quelle i cui ricambi alimentano un fiorente mercato nero, soprattutto nell’Est Europa.


LA RABBIA

«L’avevamo portata a casa da una settimana - scrive sui social Sara L., in un misto di rabbia e impotenza, postando la foto della Bmw bianca nuova fiammante -. Avevano tentato di aprirla per rubare anche altro». Nel caso della Porsche nera i malviventi sono riusciti a rompere in finestrino anteriore sinistro, oltre ad aver asportato i fanali. I proprietari delle auto depredate hanno presentato denuncia ai carabinieri, che ora stanno indagando per smascherare la banda dei ricambi. In queste ore i militari stanno passando al setaccio i filmati delle telecamere pubbliche e acquisendo i nastri di quelle private, alla ricerca di indizi utili a identificare i responsabili. 


IL PRECEDENTE
 

Un mese fa saccheggi simili erano andati in scena a Treviso, nel quartiere di Fiera. In quel caso erano state almeno due le auto prese di mira in una notte: una Audi Q5 e una Mercedes. Nessun dubbio che a colpire fosse stata una banda di professionisti, esperti in questo tipo di furti e ben organizzati. In pochi minuti erano riusciti a mettere fuori uso sia l’allarme antifurto installato a bordo, sia le telecamere posizionate nei paraggi. Le sentinelle elettroniche erano state hackerate entrando nel sistema di registrazione. Ma per essere sicuri di non essere immortalati avevano usato anche un metodo “analogico” imbrattandole con la vernice spray. Nessuno si era accorto di niente. Il furto era stato scoperto soltanto la mattina dopo e denunciato alle forze dell’ordine. Si tratta della stessa banda? Saranno le indagini a dirlo. Di certo chi possiede un’auto di lusso non dorme sonni tranquilli, soprattutto quando il bolide non è in garage. 

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Il Gazzettino