Incontro in autostrada tra poliziotti italiani e austriaci, che restano affascinati dalla Lamborghini

Auto di poliziotti italiani e austriaci (da Polizei Tirol)
BOLZANO - Il multivan T6 della Volkswagen è una collaudata macchina di servizio della polizia austriaca, che però ovviamente non può competere con la Lamborghini Huracán...

Continua a leggere con la Promo Flash:

X
PROMO FLASH
ANNUALE
9,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google



X
Promo Flash
4,99€
per 1 anno
79,99€
Leggi questo articolo e tutto il sito
Tutti i vantaggi:
  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Le newsletter esclusive

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO

BOLZANO - Il multivan T6 della Volkswagen è una collaudata macchina di servizio della polizia austriaca, che però ovviamente non può competere con la Lamborghini Huracán della polizia di Stato italiana. L'insolito incontro tra le due auto "di servizio" - racconta la polizia tirolese su Facebook - è avvenuto l'altro giorno sull'autostrada dell'Inntal.

La Lamborghini stava transitando lungo l'autostrada ed ha fatto una breve sosta al posto di controllo fisso per i mezzi pesanti della polizia austriaca a Radfeld, a pochi chilometri dal confine con la Germania. I colleghi austriaci hanno apprezzato la visita e hanno ammirato il bolide con la livrea della polizia di Stato. «Sognare è consentito», scrive la polizia tirolese, postando alcune foto della Lamborghini a fianco dei monovolume della Volkswagen.

Qui e nel titolo l'incontro tra la Lamborghini della polizia italiana e le Volkswagen di quella tirolese a Radfeld sull'autostrada dell'Inntal (da facebook, "Polizei Tirol").

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino