Auto pirata nel tunnel della stazione: travolge un ciclista e scappa

MESTRE - Tragedia sfiorata ieri mattina nel famigerato sottopasso ciclopedonale che collega via Rizzardi a Marghera a via Dante. Un'auto pirata di colore scuro condotta -...

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MESTRE - Tragedia sfiorata ieri mattina nel famigerato sottopasso ciclopedonale che collega via Rizzardi a Marghera a via Dante. Un'auto pirata di colore scuro condotta - secondo le prime testimonianze - da uno straniero ha imboccato il tunnel ciclopedonale in direzione Marghera e ha investito un 35enne bengalese che stata percorrendo il sottopasso in bicicletta. L'impatto è stato violento e il ciclista, che proveniva dalla direzione opposta, è rovinato a terra sbattendo con violenza il ginocchio. Per tutta risposta l'automobilista ha inveito contro il ferito e ha proseguito la sua folle corsa senza preoccuparsi di soccorrerlo. Una volta uscito dal tunnel l'auto si è dileguata.



I SOCCORSI
Il ferito è stato soccorso da Prince Howlader, uno dei referenti della popolosa comunità bengalese in città e presidente dell'associazione Giovani per l'umanità, che ha subito avvisato le forze dell'ordine. Sul posto è giunta un'ambulanza del Suem che ha provveduto a trasportare il ferito al Pronto soccorso, dove i primi test eseguiti hanno escluso una frattura al ginocchio. Sul posto sono giunte anche tre pattuglie della Polizia locale per i rilievi del caso. Sono stati sentiti anche due persone che transitavano in quel momento in monopattino e che hanno rischiato di essere investiti dall'auto, e che sono stati presi a male parole dal conducente.


La notizia dell'incidente, subito diffusa attraverso i social, ha suscitato numerosi commenti indignati. «Non è possibile che un'auto imbocchi il sottopasso - si sfoga Howlader - il Comune deve intervenire perché ne va dell'incolumità delle persone. Basterebbe installare un paletto ai due ingressi del tunnel ferroviario per evitare episodi di questo genere». Non si tratta del resto della prima volta che un'auto imbocca il sottopasso ferroviario. Un episodio analogo si era verificato nel gennaio di cinque anni fa, quando una Bmw aveva percorso il tunnel in direzione di via Dante. Il luogo del resto è frequentato di continuo da spacciatori e dai loro clienti, che nel sottopasso trovano un luogo riparato per i loro traffici. Rapine e minacce sono all'ordine del giorno, dato che via Dante è una delle piazze di spaccio principali, ma finora né il Comune né le forze dell'ordine non sono ancora riuscite a venire a capo del problema.

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Il Gazzettino