Auto di lusso rubate, i carabinieri arrestano una banda di 5 romeni

Auto di lusso rubate, i carabinieri arrestano una banda di 5 romeni
LEGNAGO - I carabinieri della Compagnia di Legnago li hanno sorpresi, nel corso di una serrata attività investigativa, «con le mani nel sacco», all'interno...

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LEGNAGO - I carabinieri della Compagnia di Legnago li hanno sorpresi, nel corso di una serrata attività investigativa, «con le mani nel sacco», all'interno di un capannone di periferia con un consistente quantitativo di auto di ingente valore rubate sul territorio nazionale e pronte ad essere inviate fuori confine. Per questo motivo 5 romeni, al termine di un blitz effettuato in dai militari dell'Arma, sono finiti in carcere.

I cinque romeni, tra i 27 e i 34 anni, rubavano auto di lusso e poi le rivendevano sui mercati dell'est europeo i cinque romeni. L'indagine dei militari dell'Arma ha preso il via lo scorso a luglio dopo il ritrovamento di due auto di grossa cilindrata risultate rubate a Verona. I rilevamenti scientifici hanno permesso di rilevare le impronte digitali di un pregiudicato romeno residente a Casaleone (Verona); così sono iniziati i pedinamenti da parte degli investigatori del Nucleo radiomobile di legnaghese, non solo nella bassa veronese, ma anche a Verona, in provincia di Padova e in Lombardia.
A Cerea è stata individuata la base operativa della banda, in un capannone venivano modificati telai, centraline, targhe. Per evitare di essere scoperti i malviventi utilizzavano uno strumento chiamato «Jammer» che consente di neutralizzare ogni segnale e impedisce al gps di localizzare la posizione dell'auto. Il blitz dei carabinieri ha bloccato i banditi mentre recuperavano una vettura rubata, poi l'irruzione nel capannone dove è stato fermato un complice, là erano nascoste 16 auto di recente immatricolazione, tutte di grossa cilindrata per un valore di un milione di euro, alcune con i telai già contraffatti pronte ad essere piazzate sui mercati illeciti. I cinque arrestati sono nel carcere veronese di Montorio con l'accusa di riciclaggio e ricettazione.
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Il Gazzettino